martedì 29 dicembre 2015

last post in the 2015 ..

Facciamo cosi’, un bel post sdolcinato e mieloso che solo a leggerlo mi scatena il diabete di tipo 2, che se corro magari non mi si alza troppo la glicemia e non mi devo fare le pere di insulina come quel tipo a Essauira mentre faceva colazione con baguette calda marmellata e burro. Cosa ho imparato da questo anno passato? Ci pensavo stanotte mentre in casa c’era la guerra dei mostri e nessuno dormiva, cioe’ io perche una piangeva l’altra urlava io sembravo Eminem in 8 mile seduto sul letto in tuta larga e cappuccio in testa. In penombra facevo paura, anche a me stesso. Allora rifletto, anche se la sera prima ho dormito per terra avvolto in un piumotto sempre per il problema di mostri che sta invadendo casa nostra, e rifletto su questo anno passato e che ho lasciato alle spalle. Cioe’ dai, il post di qualche giorno fa raccontava delle solite cose che si fanno quando si corre ossia le gare le sconfitte le storte e roba del genere peraltro correlate di foto in alta risoluzione, questo, proprio sul finire dell’anno e’ un po’ piu’ serio e zuccheroso e non e’ un full HD. Il fatto e’ che fortunatamente sto invecchiando nel senso buono del termine, e che ancora vedo il domani senza la scritta traguardo, ma qualche tempo fa una ditata mi aveva fatto andare fuoristrada. Ricordandomi che non sono immortale e che posso anche io finire prima del previsto. Sta storia insieme alla presunta malattia me la porto appresso ogni volta che mi formicola qualcosa, nulla di porno sia chiaro … poi arriva l’inverno mi si alza la temperatura e me la faccio sotto perche’ perdo la sensibilita’ delle dita e diciamocelo che non mi ci voglio vedere rattrappito su una seggiola a rotelle. Belin non mi ci vedo proprio, e sfido a trovare qualcuno che ci sballerebbe. Mi sbarellano le sinapsi perche’ non capisco e non controllo, mi si gonfia la panza non dal panettone ma dalla preoccupazione. Poi ci penso su come ieri sera e penso che non ho realmente tempo da perdere. Ne senti tante e per fortuna capitano tutte agli altri ma se poi la tiro su io la carta della sfiga magari non manco il tempo di tornare indietro. Ad assillarmi la nottata c’e il ricordo della fine di mio padre, una fine brutta (eccalla che l’ho detto) che non mi sento di vivere in prima persona nè di farla vivere alle due litigiose di cui sopra. Una roba che mi ha angosciato e segnato l’adolescenza e che poi e’ sfumata con durezza, ci sarebbero state un sacco di cose da dire e che non ci siamo mai detti, ma forse fa parte del gioco anche questo. Anche se non mi piace. Papa’ R.I.P.
Penso che in questo 2015 qualcosa l’ho perso per negligenza svogliatezza e malumore vario, sia chiaro che non si puo’ sempre vivere a mille ma se nel 2016 migliorassi un pochino a succhiarmi il midollo della vita senza perderne per strada sarei felice.
Diciamo che questo e’ il vero obbiettivo del mio futuro e che mi sento di consigliarlo a tutti, belli brutti cinesi che mi scoreggiano dietro la scrivania e giappognusi anche se uccidete i delfini nelle aree protette. Per le bionde o le scure e le rosse che se le circuisci diventi immortale. Gay lesbo e famiglie arcobaleno e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.

Correre mi potrebbe aiutare a migliorare questi momenti e concludo con la lacrimuccia non dalla pancia piena ma da papello sdolcinato condividendo la foto in scarsa definizione qui sotto. Minchia che figo e buoni anni a venire.

giovedì 17 dicembre 2015

E ‘sto natale e’ anche arrivato ....

E ‘sto natale e’ anche arrivato che babbo mi ha portato una moglie col piede rotto, che quando gli ho sparato una foto non dei metatarsi craccati ma del backside mi e’ uscito un piede spalmato di ematoma da far schifo anche a darth vader che porcodue mi e’ uscito oggi sto ennesimo capitolo e per fortuna non mi sono trovato davanti luke skyrunning walker che l’avrei anche ucciso. Si perche’ alla fine dai io ce li vedo anche alla maratona di roma un esercito guerrieri imperiali che okkupano il colosseo prendendo a calci in culo i centurioni abusivi. Comunque fra una stampella e l’altra come fa ogni anno il buon Manu, anche io ci butto la hit list di tutto quello che e’ successo in sto 2015 che ho promesso e non ho mantenuto, e non saro’ breve e vado caso….

Agosto 2015 facciata alla OCC che manco il prete a 2200 mt con la benedizione mi ha salvato, appellativo di babbo ad onorem con tanto di medaglia al collo e coda di paglia fra le gambe. DNF senza ulteriori appellativi. Ed io oggi il 17 dicembre che porta una figa pazzesca mi sono pre iscritto perche’ una parte della villa con piscina olimpionica e sauna dei Poletti, alla colletta ci voglio partecipare, anche solo col rubinetto. Poi se non mi estraggono perche’ hanno capito che sono uno sfigato cosmico, sono affari loro. Non hanno capito che il sole ed il caldo a chamonix c’e solo perche ci sono io.

Dicembre 2015 non sono dimagrito quello che avrei dovuto, maddai come si fa, poi sotto le feste che ci sono i panettoni alti che quelli bassi si sbriciolano e non mi piacciono, che c’e’ al cioccolata col cuore morbido, i datteri con le noci. Poi sia chiaro potrei anche limitare i danno ma che male c’e’ ad affrontare un rigoroso inverno don un po’ di adipe in piu? (OGGI IN POAUSA C’ERANO 18 GRADI) e il famoso orso polare solitario sull’iceberg si e’ abbronzato ed e’ diventato un grizzly, alla faccia delle lotte raziali. La foto non rende perche’ non evidenzia la pancia, ma sottolinea l’entusiasmo mangereccio. 


Luglio 2015 night trail con piccons al mio fianco sulla salita al diamante, frontali accese, un po’ di silenzio e surprise Davide e MC ad aspettarci in mezzo al nulla di quel buio caloroso di questa fottutissima estate 2015. Gran cosa da very super Bros. Perche’ lo spirito terzero c’e’ e non bisogna insegnarlo a nessuno. 

Last but not least Frenk evimetal all’osteria di trensasco, se avete un 30 secondi guardatelo. E che il dio del Tor ci succhi il midollo del trail.



Aprile 2015 mezza de zena coi maratonabili, un successo come sempre anche grazie allo zio fede. Sensazioni sempre molto positive. Io ci voglio bene a sti ragazzi e nel 2016 correro’ di piu’ con loro. Prometto e non ho nulla di incrociato.



Maggio 2015 bastonato da massi alla mezza del mio capo, non aggiungo altro se non in culo di fede in primo piano.



La finisco qua, bacchettato da tutti, quest’anno e’ andato cosi’ un po’ in salita poco in discesa che mi e’ anche venuta la tallonite. Ho fatto due traslochi e sbaraccato il box, non so per quale motivo sudo come un dannato anche d’inverno e le ascelle che si pezzano che sembro un muflone. Vorrei affogare nel glutine fino a svenire e vorrei non preoccuparmi dell’effetto serra quando faccio le puzze sotto il piumone, ma non riesco. Cavolo ci sono ancora le zanzare e tutto questo non e’ giusto.


Santa claus is coming

giovedì 3 dicembre 2015

Defezioni sulla mia tallonite

Dai tanto lo sanno tutti ormai, che sia chiaro non e’ una scusa anche se potrebbe sembrarlo … ma una vera verita’ sul mio sprofondo nel baratro della pigrizia c’e’: la mia presunta tallonite conclamata che mi accompagna dallo scorso inverno. Che io la so piu’ lunga di rob krar e piuttosto che non correre ci faccio crescere il basilico dentro le scarpette e allora ci ho corso in primavera fino all’apice del dolore di questa estate. Chi mi vedeva zoppicare in ufficio ve lo puo’ confermare se gli mandate una mail .. non ho idea del perchè non mi sono fatto vedere dal podologo prima, ma di fatto ci sono andato dopo aver deambulato per casa come un paraplegico (non me ne vogliate disabili) che a scendere e salire le scale ho visto tutte le costellazioni in multicolor. E allora via a farmi visitare. Mado’ c’ho un piede che manco CHEWBEKA ! in ordine ho il mignolo che tende e sposta il dito di fianco e che impenna il pollice. Una sorta di malformazione dovuta al mio modo di camminare da uomo del paleolitico. Sia chiaro non e’ che sono cosi’ scomposto ma il ciò ha amplificato la mia presunta tallonite conclamata.

E ho anche i piedi piatti !!! che non sapevo di avere e manco ho portato da piccolo le scarpette correttive che mica me le devo mettere adesso. Che se ci fossero quelle della HOKA magari ci penso anche … di fatto il tallone mi fa male e il primo consiglio e’ stato quello dell’acquisto di una soletta in gel che manco gli alzatacchi di berlusconi possono competere. Mò devo tenere un diario con le sensazioni in base alle scarpe, una roba da spie del kgb (che va anche di moda) In ste settimana non ho corso e ho solo usato le solette in uff con lescarpedilegno tutto attaccato e in palestra. il dolore e’ svanito per magie e contrariamente a tutti quelli che sostengono che il barefooting sia la soluzione dei mali del pianeta… io vi dico di no! A breve riprendero’ a correre e vedremo cosa succedera’. Vi aggiornero’ non vi preoccupate. Peraltro riscrivero’ la bibbia della corsa a piedi ridando animo a born tu run cushioning J 


Comunque lascio il mondo dei piedi piatti con una meravigliosa foto fatta in un meraviglioso posto, godetevela tutta come godetevi anche il nuovo site terzero http://www.terzoristoro.com/


mercoledì 25 novembre 2015

Estratto dell'editoriale di De Mauro su Internazionale

niente sorrisi o post deliranti stavolta, dopo venerdi' ho cercato di buttar giu'
due righe rispettose, ma non ci sono riuscito, quoto pero' parte dell'editoriale di De Mauro de l'internazionale che rispecchia il mio pensiero. grazie   

…La realtà è che tutto il mondo è in guerra da almeno
quattordici anni. I bombardamenti sono inpaesi lontani,
ma negli Stati Uniti e in Europa,oltre ai terribili attentati,
ci sono l’aumento sproporzionato dei controlli, la sospensione
indiscriminata di alcuni diritti civili, la militarizzazione
delle città, l’uso strumentale del clima di tensione per
imporre scelte politiche altrimenti improponibili, il
rafforzamento di uno spirito nazionalistico e di chiusura al mondo esterno…

…Paul Valéry, poeta francese nato nell’anno della Comune di Parigi e
morto alla fine della seconda guerra mondiale, dice bene una cosa semplice:

“La guerra è un massacro tra persone che non
si conoscono a vantaggio di persone che si conoscono 
ma non si massacrano”.

mercoledì 30 settembre 2015

THOR des geants

Si con l’acca in mezzo alla t e alla o, perché thor c’ha una fisicata della madonna e con quel martello lo spacca in testa a tutti quelli che gli rompono i maroni, a mo’ di chiodino di ikea. Ma la storia o la leggenda e’ lunga 330 km e souncazzo quanto dislivello e comincia da una roba che mi mette i brividi, la quota di iscrizione. Perche’ di per se ci butti un carico da briscola che non sai manco quando e se te li ridanno e poi saldi la rava e la fava come se andassi una settimana in vacanza ad ibiza, con quei soldi ovviamente. Sia chiaro tu che partecipi sei gia’ un eroe per sborsare questa quota vacanziera, che non c’e’ manco il lastminutes ed io che sono zeneize mi tremano le dita unte di focaccia che mi scivola il portafogli dentro il tombino che non lo ripesco più. Mannaggia alle quote rosa, alle quote di iscrizione e alle quotazioni in borsa dell’olio evo. Ciò detto tutti se la menano che il tor di qua ed il tor di la forse anche su e giu’ ma mai a mezza via ed invece io, che un po’ di qua e di la lo meno anche io, ed invece io dicevo .. alla fine me lo guardo e tifo per i miei gladiatori che hanno osato dove io non oso manco guardare. Che non e’ solo un fatto di soldi sia chiaro ma a me l’idea di spararmi 330 km e souncazzo di quanto dislivello mi fa venire le gambe molli, e non solo le gambe. Cioe’ devi avere un sacco di coraggio che io non ho, perché sia chiaro e’ roba tosta, ed io  vi ammiro. Poi posso mugugnare gratuitamente per quello e quell’altro ma il sogno di essere li, non sarebbe mica male. Che mi ci vedrei anche col mio zaino da trekking, che mica parto con un minimal della ultimate … che scarpino su e giu’ per le montagne, che mi fermo a mangiare un panino col salame (vegetale) su un colle e mi faccio il selfie con lo stambecco o con la marmotta (che quando mi e’ corsa incontro sotto il ghiacciaio del boisson mi e’ venuto anche un po’ paura). Ma gia’ mi scivola il portafogli per l’olio della focaccia pensa come mi potrebbero scivolare le scarpe e le calze contenitive … che mi vengono le vene varicose. Ma seduto davanti al pc sulla mia scrivania disordinata mi collego la mattina appena arrivo in uff per vedere se i messaggi di wapp sono veri o i lustri guerrieri mi hanno mentito. Perché il thor viaggia nell’etere via live-track o via wapp in diretta con la gente che sgambetta, una roba impensabile, ma che adesso mette ancora piu’ sugo sulla pastasciutta delle basi vita. Cioè io poi alla fine seguo i primi che non capisco mai dove e come fanno e poi i “4” amici che mi piace seguire come la Fra (ndr billi) o guido (ndr giuliano) ed il team dei maratonabili. Tutto il resto sono nomi ed orari a cui io non so associare facce e sorrisi. Poi arriva sta storia che fa freddo e che ci sono gli orsi polari che sono migrati in valle d’aosta e che siccome hanno fame si vogliono pappare i concorrenti del tor e allora i sapienti santoni decidono di fermare la gara che tutti poi sono dispiaciuti ma che in fondo non vedevano l’ora di finire sto tormento. Che poi e’ semplice dire che hanno fermato la gara e non siete arrivati in fondo ecc ecc Voi siete malelingue, che vi ci vorrei vedere a farvi congelare il pipino a 3000 metri e la neve al ginocchio e tutti sti’ cacchio di orsi che vi mordicchiano il culo, no grazie sorseggio un cocktail in spiaggia mentre aspetto di collegarmi di nuovo al sito, che meno male che mi son visto arrivare il primo che sembrava uno zombie. Santa donna la moglie che ha consigliato di usare una seggiola per l’intervista, quando ha provato ad alzarsi ho letto nel labbiale vaffanculo’ en francaise !!

Comunque wiwa il thor des geants che se non ci fosse ci toccherebbe parlare delle gare liguri organizzate maffe in questo fine settembre, mannaggia alla moccetta (vegan) e alla fontina valdostana e alla grande i fiaschi freschi . E mi prendo anche il lustro di collagiare un po’ di foto rubate al sevice OCC, perche’ cazzo 65 berette per le foto non le posso sborsare perche’ devo pre iscrivermi all’edizione del 2016 del thor (quella senza neve e freddo J)   
LOVE

venerdì 11 settembre 2015

OCC 2015 e la prospettiva nevskij



Evviva il festival del trail dei poletti e delle giustificazioni, come sopra Ghirlanda Babbo, babbucchione, maffo, riparto da qua. Che non e’ che posso pretendere di essere il numero uno che manco c’ho la barba e non sono alla moda, ma almeno terminare sarebbe stato di buon peso. Ma se il regalo non e’ meritato molto probabilmente finira’ nella cesta dei ricordi, che poi finisce in soffitta, nell’adorato box o nella rumenta. Pero’ porcozio 18 minuti fuori cancello a 7 km di discesa dalla fine e’ una roba malefica. E’ come la cocacola fresca in mezzo alla maraton des sable ed inciampare vedendola colare goccia dopo goccia nel caldo deserto. Dai ci son rimasto male come una scoreggia sull’ascensore prima che salga la fotonica tipa, attimi di imbarazzo speranzosi che non salti fuori quella puzza micidiale e quando sai che te la sei scampata, il fetido odore si sprigionerà, arbre magique di merda. Ecco io in quel tendone a la flegere stavo proprio cosi’, di mierdas
Sembravo un cane bastonato con la giacca portasfiga di frenk gialla i pantacollant blu elettrico e lo zainetto arancione, belin un faro nella nebbia. Tremavo dal freddo e guardavo i miei polpacci che si muovevano di vita propria. Ho bevuto una tonnellata di cocacola sperando di tirare un rutto liberatorio in faccia all’organizzazione ma alla fine non ci sono riuscito e mi e’ rimasto solo il bruciore delle chiappe per lo sfregamento dopo 44 e passa km con 3300 mt di dislivello.
Ergo raccatta i bagagli e coda fra le gambe a casa, mesto mesto.
Ma la settimana nella capitale del trial e’ stata comunque une bella settimana, caldazza fotonica ma panorami da urlo. Di fatto a chamonix e’ una bella cittadina i francesi sono dei mangia lumache a tratti antipatici a tratti no, i tratti no pero’ risultano sporadici percui l’antipatia li caratterizza senza mezze misure. La gara e’ una bella gara. Una roba figa e tosta, ci sono i panorami e ci sono le belle salite. Ci sono le discese e le discese tecniche. Ci sono le mucche, i rifugi ed i laghetti. Ci sono un sacco di atleti impegnati ed un sacco di volontari. Io dopo la seconda salitazza ero gia’ fuori partita, a meta’ gara avrei volentieri tirato su la bandiera bianca. La salitazza alla Catogne e’ ignorante come pochi. Va su che sembra un muro, ma poi quando ci sei e’ un disastro. Sono arrivato a vallorcine che sembrato un reduce della seconda gierra mondiale, in cancello si, ma con la fazza di uno che era stato calpestato dalle vacche incontrate sul passo. Devastante per la mia scarsa preparazione.  
L’ultimo tratto mi ha strappato quello che avevo e sull’imbrunire un po’ di certezza di arrivare al cancello in orario l’avrei anche avuta ma alla fine quello che per me era la salita finale era solo la meta’, mannaggia alla prospettiva nevskij a battiato e alle visioni. Perche’ il trail e’ anche questo. crederci per poi avere la sorpresa di aver visto fischi per fiaschi. Mi sono appoggiato ai bastoncini affranto, ho guardato la luna che illuminava aguille du midi e con le ultime forze ho raggiunto l’ultimo controllo. Sfinito. Tutto qua.
Ho raggiunto gli altri in funivia al buio, che e’ anche una figata e mi son bevuto una birra spiegando a mia figlia che mi avevano squalificato. Deprimente posizione di padre sfigato. Vabbe’.

Il giorno dopo tutto era alle spalle e in saccoccia la bella esperienza, le gambe stavano bene sinonimo che muscolarmente avevo lavorato bene in palestra ma non sui sentieri … mi son preso il pregio di vedere l’arrivo della ccc e dell’utmb, cosa assai rara, ma che mi ha messo al confronto per l’ennesima volta che sono scarso, maffo e babbo come la foto di cui sopra.
manco la benedizione del prete mi ha salvato
mannaggia al clero