lunedì 31 gennaio 2011

La BABY CUCINA in lavorazione


Ho deciso di costruire io una cucinetta di legno per la mia piccina. Non ho mai (o quasi mai fatto) grandi lavori manuali ma l’idea mi e’ piaciuta fin da quando Raffa mi ha detto, potresti fargliela tu.
La scorsa settimana ho cercato un po’ on line se c’erano progetti per una semplice realizzazione e sono rimasto sorpreso per tante idee che pero’ alla fine partono da un progettino di base con materiali reperibili da ikea.
Non ci ho pensato troppo e sono andato ad acquistare il seguente materiale per la mia futura baby cucina …

un comodino Rast (9,90€)
un mobiletto portaspezie Bekvam (3,90€)
un portasciugamani Bekvam (0,49€)
pomelli Kosing (1,50 € conf.da 6)
1 mensola Ekby Tryggve (5,95 € delle dimensioni di 119x28cm)
1 ciotola Blanda Blank (ikea : 5,49€)
1 mouse pad di riciclo

Come inizio ho posizionato il mobiletto portaspezie sulla mensola non troppo in alto in modo da sfruttare la stessa mensola anche come parete e poi l’ho fissato con delle viti che avevo in casa, il risultato e’ stato abbastanza solido se penso al tipo di oggettini che dovranno contenere, poi ho iniziato a montare il mobiletto Rast senza pero’ la parte superiore.
Con questa parte ho tracciato un cerchio leggermente piu’ stretto della circonferenza della ciotola in modo da poterla incastrare dentro. Non avendo seghetti particolari e non volendo andare a farlo forare dal falegname ho voluto eseguire il taglio da solo con un semplice seghetto alternativo a mano montando pero’ una lama da legno piu’ spessa. Devo dire che non e’ stato semplice e francamente un po’ duro ma sono riuscito a fare il foro, esteticament avrebbe qualcosa da ridire ma incastrata la ciotola alla fine non e’ stato malaccio.
Con il mouse pad di riciclo ho ritagliato 3 tondi di diverse dimensione per simulare i fornelli e li ho semplicemente incollati con del semplice vinavil.
Ho montato la parte superiore al restante Rast e mi sono divertito ad attaccare i pomelli sia per i fuochi che per il futuro rubinetto.
Ho infine attaccato la mensola al Rast simulando la baby cucina come da foto. Finiro’ il tutto questa settimana e postero’foto finale, comunque ho impiegato solo due sere post nanna, percui senza fare troppo baccano e per un poco dotato del fai da te come me direi che il risultato non e’ stato poi malaccio.








mercoledì 12 gennaio 2011

NON SO SE LA MOTIVAZIONE E’ POI STATA RAGGIUNTA …


… ma sta di fatto che sono ripartito e siamo ripartiti con progetti che vanno al di sopra di ogni possibilita’. Ma sono ripartito e questa e’ la cosa piu’ importante.



Altitudine: 415m
Dislivello in salita: 300m

Ci siamo visti io Stefano e Davide per la prima notturna della stagione 2011 per “addentare” il forte Richelieu. Appuntamento ore 21 rotonda di Via Lagustena. Esco di casa alle 20.45 ed inizio a far girare le gambe subito in salita per via sturla poco dopo le 21 raggiungo il nostro punto di incontro. Scendiamo per imboccare la ripida via del Chiappeto. Il fiato inizia a farsi corto ed io so che non sono in forma ma devo andare e non fermarmi.
Saliamo fino a costeggiare le mura del Seminario e superate queste ultime finalmente proseguiamo su sentiero che, verso levante, raggiunge in breve il Serbatoio dell'Acquedotto Valle Noci; da qui continuiamo lungo il crinale che segue la bella valle del Chiappeto. E’ pero’ notte e non vediamo nulla se non quel poco che illuminano le nostre frontali. Tira vento ma non e’ freddissimo. Se fosse giorno la vista spazierebbe liberamente sulla valle dello Sturla a Est e sulla costa a Sud ma non lo e’ e lo dobbiamo solo immaginare. In breve tempo raggiungiamo il Forte Richelieu (415). Ci fermiamo ad ammirare quel solito spettacolo che ci riempe gli occhi: genova e le sue luci di notte.
Giusto il tempo di tirare il fiato e scendiamo dallo sterrato sulla destra che ci porterà alla strada della cava, ma noi scendiamo verso il capolinea del 67 di fronte al collegio di Don Orione (320m) da qui vero i i Camandoli per raggiungere il forte di Santa Tecla (180) e giù via la scoscesa mattonata che ci riporterà con i piedi fumanti e le frontali ormai spente al nostro ritrovo originale. Salutiamo Stefano ed io e Davide scendiamo per via sturla lasciandoci in piazza con un bel siamo ripartiti.
Entro in casa lasciando le scarpe fuori che le ragazze che stanno già dormendo, guardo l’ora, 1h e pochi minuti per tutto il giro, bhè siamo ripartiti proprio bene

FORTE RICHELIEU - Cenni storici: Situato in splendida posizione panoramica sopra le alture di Camaldoli il forte fu chiamato Richelieu nel 1748 in omaggio al Maresciallo di Francia Armando Duplessis di Richelieu, comandante dell'esercito francese in Liguria. In seguito il forte fu modificato e rinforzato più volte fino ad assumere l'aspetto attuale nel 1850. Usato ancora durante la seconda guerra mondiale come postazione antiaerea, oggi ospita all'interno delle mura i ripetitori RAI... ben triste sorte di un forte dal così significativo passato, se si pensa che tutta questa zona fu teatro di aspri scontri tra Francesi ed Austriaci, durante l'assedio di Genova del 1800. In quella occasione il forte rimase bloccato dall'avanzata degli Austriaci, che conquistarono le alture del monte Ratti ed il forte Quezzi, arrivando a minacciare Santa Tecla.

mercoledì 5 gennaio 2011

La Nuova Motivazione


E’ difficile ritrovare la motivazione.

Non e’ per nulla semplice, non riesco a focalizzare un nuovo obbiettivo e non riesco a riprendermi dal torpore in cui sto vivendo. Rileggendo “La motivazione nella pratica sportiva” di Francesca Bertuccioli mi sono reso conto che il mio orientamento e’ sempre stato frutto di una percezione individuale di successo o fallimento basato sui miglioramenti della prestazione confrontati con gli standard precedenti piuttosto che la reale competizione con altri, che siano compagni di allenamento o perfetti estranei.
Ho provato a vedere nella mia testa cosa e’ successo post CCC e mi sono realmente trovato in difficoltà per la ricerca di nuove motivazioni, perche’? Principalmente perche’ mi sono trovato stanco. Stanco fisicamente e mentalmente. Avevo bisogno di staccare la spina e ridare nuova linfa che pero’ non e’ arrivata.
Da fine agosto ad adesso ho fatto poche uscite svogliate. Qualche chilometro per strada e molto pochi offroads, tutto sempre a ritmo sereno e senza particolare interesse a migliorare umore e prestazione.
Ne sono venute fuori sensazioni pessime di lavoro di corsa e umoralmente ne ho un po’ subito le conseguenze. La svolta e’ stata sicuramente Portofino che a meta’ per malessere non mi ha fatto “andare” come avrei voluto. La settimana successiva ho ritirato i remi in barca e con l’ottima scusa della scarsa prestazione della domenica precedente ho avuto la possibilita’ di non rimettermi a correre come avrei voluto. Inutile confermare che il dopo e’ restato sull’ottimo filo di lana del dolce far niente.
Un nuovo anno e’ pero’ alle porte ed anche gia’ iniziato ed ovviamente e fortunatamente sono iniziate anche le voglie di mettere dinuovo scarpe e traguardi in bacheca.
Stasera riattacchiamo con la vecchia combriccola cercando di tirare fuori nuove motivazioni, obbiettivo semplice e mirato forte Richelieu