martedì 29 dicembre 2015

last post in the 2015 ..

Facciamo cosi’, un bel post sdolcinato e mieloso che solo a leggerlo mi scatena il diabete di tipo 2, che se corro magari non mi si alza troppo la glicemia e non mi devo fare le pere di insulina come quel tipo a Essauira mentre faceva colazione con baguette calda marmellata e burro. Cosa ho imparato da questo anno passato? Ci pensavo stanotte mentre in casa c’era la guerra dei mostri e nessuno dormiva, cioe’ io perche una piangeva l’altra urlava io sembravo Eminem in 8 mile seduto sul letto in tuta larga e cappuccio in testa. In penombra facevo paura, anche a me stesso. Allora rifletto, anche se la sera prima ho dormito per terra avvolto in un piumotto sempre per il problema di mostri che sta invadendo casa nostra, e rifletto su questo anno passato e che ho lasciato alle spalle. Cioe’ dai, il post di qualche giorno fa raccontava delle solite cose che si fanno quando si corre ossia le gare le sconfitte le storte e roba del genere peraltro correlate di foto in alta risoluzione, questo, proprio sul finire dell’anno e’ un po’ piu’ serio e zuccheroso e non e’ un full HD. Il fatto e’ che fortunatamente sto invecchiando nel senso buono del termine, e che ancora vedo il domani senza la scritta traguardo, ma qualche tempo fa una ditata mi aveva fatto andare fuoristrada. Ricordandomi che non sono immortale e che posso anche io finire prima del previsto. Sta storia insieme alla presunta malattia me la porto appresso ogni volta che mi formicola qualcosa, nulla di porno sia chiaro … poi arriva l’inverno mi si alza la temperatura e me la faccio sotto perche’ perdo la sensibilita’ delle dita e diciamocelo che non mi ci voglio vedere rattrappito su una seggiola a rotelle. Belin non mi ci vedo proprio, e sfido a trovare qualcuno che ci sballerebbe. Mi sbarellano le sinapsi perche’ non capisco e non controllo, mi si gonfia la panza non dal panettone ma dalla preoccupazione. Poi ci penso su come ieri sera e penso che non ho realmente tempo da perdere. Ne senti tante e per fortuna capitano tutte agli altri ma se poi la tiro su io la carta della sfiga magari non manco il tempo di tornare indietro. Ad assillarmi la nottata c’e il ricordo della fine di mio padre, una fine brutta (eccalla che l’ho detto) che non mi sento di vivere in prima persona nè di farla vivere alle due litigiose di cui sopra. Una roba che mi ha angosciato e segnato l’adolescenza e che poi e’ sfumata con durezza, ci sarebbero state un sacco di cose da dire e che non ci siamo mai detti, ma forse fa parte del gioco anche questo. Anche se non mi piace. Papa’ R.I.P.
Penso che in questo 2015 qualcosa l’ho perso per negligenza svogliatezza e malumore vario, sia chiaro che non si puo’ sempre vivere a mille ma se nel 2016 migliorassi un pochino a succhiarmi il midollo della vita senza perderne per strada sarei felice.
Diciamo che questo e’ il vero obbiettivo del mio futuro e che mi sento di consigliarlo a tutti, belli brutti cinesi che mi scoreggiano dietro la scrivania e giappognusi anche se uccidete i delfini nelle aree protette. Per le bionde o le scure e le rosse che se le circuisci diventi immortale. Gay lesbo e famiglie arcobaleno e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.

Correre mi potrebbe aiutare a migliorare questi momenti e concludo con la lacrimuccia non dalla pancia piena ma da papello sdolcinato condividendo la foto in scarsa definizione qui sotto. Minchia che figo e buoni anni a venire.

giovedì 17 dicembre 2015

E ‘sto natale e’ anche arrivato ....

E ‘sto natale e’ anche arrivato che babbo mi ha portato una moglie col piede rotto, che quando gli ho sparato una foto non dei metatarsi craccati ma del backside mi e’ uscito un piede spalmato di ematoma da far schifo anche a darth vader che porcodue mi e’ uscito oggi sto ennesimo capitolo e per fortuna non mi sono trovato davanti luke skyrunning walker che l’avrei anche ucciso. Si perche’ alla fine dai io ce li vedo anche alla maratona di roma un esercito guerrieri imperiali che okkupano il colosseo prendendo a calci in culo i centurioni abusivi. Comunque fra una stampella e l’altra come fa ogni anno il buon Manu, anche io ci butto la hit list di tutto quello che e’ successo in sto 2015 che ho promesso e non ho mantenuto, e non saro’ breve e vado caso….

Agosto 2015 facciata alla OCC che manco il prete a 2200 mt con la benedizione mi ha salvato, appellativo di babbo ad onorem con tanto di medaglia al collo e coda di paglia fra le gambe. DNF senza ulteriori appellativi. Ed io oggi il 17 dicembre che porta una figa pazzesca mi sono pre iscritto perche’ una parte della villa con piscina olimpionica e sauna dei Poletti, alla colletta ci voglio partecipare, anche solo col rubinetto. Poi se non mi estraggono perche’ hanno capito che sono uno sfigato cosmico, sono affari loro. Non hanno capito che il sole ed il caldo a chamonix c’e solo perche ci sono io.

Dicembre 2015 non sono dimagrito quello che avrei dovuto, maddai come si fa, poi sotto le feste che ci sono i panettoni alti che quelli bassi si sbriciolano e non mi piacciono, che c’e’ al cioccolata col cuore morbido, i datteri con le noci. Poi sia chiaro potrei anche limitare i danno ma che male c’e’ ad affrontare un rigoroso inverno don un po’ di adipe in piu? (OGGI IN POAUSA C’ERANO 18 GRADI) e il famoso orso polare solitario sull’iceberg si e’ abbronzato ed e’ diventato un grizzly, alla faccia delle lotte raziali. La foto non rende perche’ non evidenzia la pancia, ma sottolinea l’entusiasmo mangereccio. 


Luglio 2015 night trail con piccons al mio fianco sulla salita al diamante, frontali accese, un po’ di silenzio e surprise Davide e MC ad aspettarci in mezzo al nulla di quel buio caloroso di questa fottutissima estate 2015. Gran cosa da very super Bros. Perche’ lo spirito terzero c’e’ e non bisogna insegnarlo a nessuno. 

Last but not least Frenk evimetal all’osteria di trensasco, se avete un 30 secondi guardatelo. E che il dio del Tor ci succhi il midollo del trail.



Aprile 2015 mezza de zena coi maratonabili, un successo come sempre anche grazie allo zio fede. Sensazioni sempre molto positive. Io ci voglio bene a sti ragazzi e nel 2016 correro’ di piu’ con loro. Prometto e non ho nulla di incrociato.



Maggio 2015 bastonato da massi alla mezza del mio capo, non aggiungo altro se non in culo di fede in primo piano.



La finisco qua, bacchettato da tutti, quest’anno e’ andato cosi’ un po’ in salita poco in discesa che mi e’ anche venuta la tallonite. Ho fatto due traslochi e sbaraccato il box, non so per quale motivo sudo come un dannato anche d’inverno e le ascelle che si pezzano che sembro un muflone. Vorrei affogare nel glutine fino a svenire e vorrei non preoccuparmi dell’effetto serra quando faccio le puzze sotto il piumone, ma non riesco. Cavolo ci sono ancora le zanzare e tutto questo non e’ giusto.


Santa claus is coming

giovedì 3 dicembre 2015

Defezioni sulla mia tallonite

Dai tanto lo sanno tutti ormai, che sia chiaro non e’ una scusa anche se potrebbe sembrarlo … ma una vera verita’ sul mio sprofondo nel baratro della pigrizia c’e’: la mia presunta tallonite conclamata che mi accompagna dallo scorso inverno. Che io la so piu’ lunga di rob krar e piuttosto che non correre ci faccio crescere il basilico dentro le scarpette e allora ci ho corso in primavera fino all’apice del dolore di questa estate. Chi mi vedeva zoppicare in ufficio ve lo puo’ confermare se gli mandate una mail .. non ho idea del perchè non mi sono fatto vedere dal podologo prima, ma di fatto ci sono andato dopo aver deambulato per casa come un paraplegico (non me ne vogliate disabili) che a scendere e salire le scale ho visto tutte le costellazioni in multicolor. E allora via a farmi visitare. Mado’ c’ho un piede che manco CHEWBEKA ! in ordine ho il mignolo che tende e sposta il dito di fianco e che impenna il pollice. Una sorta di malformazione dovuta al mio modo di camminare da uomo del paleolitico. Sia chiaro non e’ che sono cosi’ scomposto ma il ciò ha amplificato la mia presunta tallonite conclamata.

E ho anche i piedi piatti !!! che non sapevo di avere e manco ho portato da piccolo le scarpette correttive che mica me le devo mettere adesso. Che se ci fossero quelle della HOKA magari ci penso anche … di fatto il tallone mi fa male e il primo consiglio e’ stato quello dell’acquisto di una soletta in gel che manco gli alzatacchi di berlusconi possono competere. Mò devo tenere un diario con le sensazioni in base alle scarpe, una roba da spie del kgb (che va anche di moda) In ste settimana non ho corso e ho solo usato le solette in uff con lescarpedilegno tutto attaccato e in palestra. il dolore e’ svanito per magie e contrariamente a tutti quelli che sostengono che il barefooting sia la soluzione dei mali del pianeta… io vi dico di no! A breve riprendero’ a correre e vedremo cosa succedera’. Vi aggiornero’ non vi preoccupate. Peraltro riscrivero’ la bibbia della corsa a piedi ridando animo a born tu run cushioning J 


Comunque lascio il mondo dei piedi piatti con una meravigliosa foto fatta in un meraviglioso posto, godetevela tutta come godetevi anche il nuovo site terzero http://www.terzoristoro.com/


mercoledì 25 novembre 2015

Estratto dell'editoriale di De Mauro su Internazionale

niente sorrisi o post deliranti stavolta, dopo venerdi' ho cercato di buttar giu'
due righe rispettose, ma non ci sono riuscito, quoto pero' parte dell'editoriale di De Mauro de l'internazionale che rispecchia il mio pensiero. grazie   

…La realtà è che tutto il mondo è in guerra da almeno
quattordici anni. I bombardamenti sono inpaesi lontani,
ma negli Stati Uniti e in Europa,oltre ai terribili attentati,
ci sono l’aumento sproporzionato dei controlli, la sospensione
indiscriminata di alcuni diritti civili, la militarizzazione
delle città, l’uso strumentale del clima di tensione per
imporre scelte politiche altrimenti improponibili, il
rafforzamento di uno spirito nazionalistico e di chiusura al mondo esterno…

…Paul Valéry, poeta francese nato nell’anno della Comune di Parigi e
morto alla fine della seconda guerra mondiale, dice bene una cosa semplice:

“La guerra è un massacro tra persone che non
si conoscono a vantaggio di persone che si conoscono 
ma non si massacrano”.

mercoledì 30 settembre 2015

THOR des geants

Si con l’acca in mezzo alla t e alla o, perché thor c’ha una fisicata della madonna e con quel martello lo spacca in testa a tutti quelli che gli rompono i maroni, a mo’ di chiodino di ikea. Ma la storia o la leggenda e’ lunga 330 km e souncazzo quanto dislivello e comincia da una roba che mi mette i brividi, la quota di iscrizione. Perche’ di per se ci butti un carico da briscola che non sai manco quando e se te li ridanno e poi saldi la rava e la fava come se andassi una settimana in vacanza ad ibiza, con quei soldi ovviamente. Sia chiaro tu che partecipi sei gia’ un eroe per sborsare questa quota vacanziera, che non c’e’ manco il lastminutes ed io che sono zeneize mi tremano le dita unte di focaccia che mi scivola il portafogli dentro il tombino che non lo ripesco più. Mannaggia alle quote rosa, alle quote di iscrizione e alle quotazioni in borsa dell’olio evo. Ciò detto tutti se la menano che il tor di qua ed il tor di la forse anche su e giu’ ma mai a mezza via ed invece io, che un po’ di qua e di la lo meno anche io, ed invece io dicevo .. alla fine me lo guardo e tifo per i miei gladiatori che hanno osato dove io non oso manco guardare. Che non e’ solo un fatto di soldi sia chiaro ma a me l’idea di spararmi 330 km e souncazzo di quanto dislivello mi fa venire le gambe molli, e non solo le gambe. Cioe’ devi avere un sacco di coraggio che io non ho, perché sia chiaro e’ roba tosta, ed io  vi ammiro. Poi posso mugugnare gratuitamente per quello e quell’altro ma il sogno di essere li, non sarebbe mica male. Che mi ci vedrei anche col mio zaino da trekking, che mica parto con un minimal della ultimate … che scarpino su e giu’ per le montagne, che mi fermo a mangiare un panino col salame (vegetale) su un colle e mi faccio il selfie con lo stambecco o con la marmotta (che quando mi e’ corsa incontro sotto il ghiacciaio del boisson mi e’ venuto anche un po’ paura). Ma gia’ mi scivola il portafogli per l’olio della focaccia pensa come mi potrebbero scivolare le scarpe e le calze contenitive … che mi vengono le vene varicose. Ma seduto davanti al pc sulla mia scrivania disordinata mi collego la mattina appena arrivo in uff per vedere se i messaggi di wapp sono veri o i lustri guerrieri mi hanno mentito. Perché il thor viaggia nell’etere via live-track o via wapp in diretta con la gente che sgambetta, una roba impensabile, ma che adesso mette ancora piu’ sugo sulla pastasciutta delle basi vita. Cioè io poi alla fine seguo i primi che non capisco mai dove e come fanno e poi i “4” amici che mi piace seguire come la Fra (ndr billi) o guido (ndr giuliano) ed il team dei maratonabili. Tutto il resto sono nomi ed orari a cui io non so associare facce e sorrisi. Poi arriva sta storia che fa freddo e che ci sono gli orsi polari che sono migrati in valle d’aosta e che siccome hanno fame si vogliono pappare i concorrenti del tor e allora i sapienti santoni decidono di fermare la gara che tutti poi sono dispiaciuti ma che in fondo non vedevano l’ora di finire sto tormento. Che poi e’ semplice dire che hanno fermato la gara e non siete arrivati in fondo ecc ecc Voi siete malelingue, che vi ci vorrei vedere a farvi congelare il pipino a 3000 metri e la neve al ginocchio e tutti sti’ cacchio di orsi che vi mordicchiano il culo, no grazie sorseggio un cocktail in spiaggia mentre aspetto di collegarmi di nuovo al sito, che meno male che mi son visto arrivare il primo che sembrava uno zombie. Santa donna la moglie che ha consigliato di usare una seggiola per l’intervista, quando ha provato ad alzarsi ho letto nel labbiale vaffanculo’ en francaise !!

Comunque wiwa il thor des geants che se non ci fosse ci toccherebbe parlare delle gare liguri organizzate maffe in questo fine settembre, mannaggia alla moccetta (vegan) e alla fontina valdostana e alla grande i fiaschi freschi . E mi prendo anche il lustro di collagiare un po’ di foto rubate al sevice OCC, perche’ cazzo 65 berette per le foto non le posso sborsare perche’ devo pre iscrivermi all’edizione del 2016 del thor (quella senza neve e freddo J)   
LOVE

venerdì 11 settembre 2015

OCC 2015 e la prospettiva nevskij



Evviva il festival del trail dei poletti e delle giustificazioni, come sopra Ghirlanda Babbo, babbucchione, maffo, riparto da qua. Che non e’ che posso pretendere di essere il numero uno che manco c’ho la barba e non sono alla moda, ma almeno terminare sarebbe stato di buon peso. Ma se il regalo non e’ meritato molto probabilmente finira’ nella cesta dei ricordi, che poi finisce in soffitta, nell’adorato box o nella rumenta. Pero’ porcozio 18 minuti fuori cancello a 7 km di discesa dalla fine e’ una roba malefica. E’ come la cocacola fresca in mezzo alla maraton des sable ed inciampare vedendola colare goccia dopo goccia nel caldo deserto. Dai ci son rimasto male come una scoreggia sull’ascensore prima che salga la fotonica tipa, attimi di imbarazzo speranzosi che non salti fuori quella puzza micidiale e quando sai che te la sei scampata, il fetido odore si sprigionerà, arbre magique di merda. Ecco io in quel tendone a la flegere stavo proprio cosi’, di mierdas
Sembravo un cane bastonato con la giacca portasfiga di frenk gialla i pantacollant blu elettrico e lo zainetto arancione, belin un faro nella nebbia. Tremavo dal freddo e guardavo i miei polpacci che si muovevano di vita propria. Ho bevuto una tonnellata di cocacola sperando di tirare un rutto liberatorio in faccia all’organizzazione ma alla fine non ci sono riuscito e mi e’ rimasto solo il bruciore delle chiappe per lo sfregamento dopo 44 e passa km con 3300 mt di dislivello.
Ergo raccatta i bagagli e coda fra le gambe a casa, mesto mesto.
Ma la settimana nella capitale del trial e’ stata comunque une bella settimana, caldazza fotonica ma panorami da urlo. Di fatto a chamonix e’ una bella cittadina i francesi sono dei mangia lumache a tratti antipatici a tratti no, i tratti no pero’ risultano sporadici percui l’antipatia li caratterizza senza mezze misure. La gara e’ una bella gara. Una roba figa e tosta, ci sono i panorami e ci sono le belle salite. Ci sono le discese e le discese tecniche. Ci sono le mucche, i rifugi ed i laghetti. Ci sono un sacco di atleti impegnati ed un sacco di volontari. Io dopo la seconda salitazza ero gia’ fuori partita, a meta’ gara avrei volentieri tirato su la bandiera bianca. La salitazza alla Catogne e’ ignorante come pochi. Va su che sembra un muro, ma poi quando ci sei e’ un disastro. Sono arrivato a vallorcine che sembrato un reduce della seconda gierra mondiale, in cancello si, ma con la fazza di uno che era stato calpestato dalle vacche incontrate sul passo. Devastante per la mia scarsa preparazione.  
L’ultimo tratto mi ha strappato quello che avevo e sull’imbrunire un po’ di certezza di arrivare al cancello in orario l’avrei anche avuta ma alla fine quello che per me era la salita finale era solo la meta’, mannaggia alla prospettiva nevskij a battiato e alle visioni. Perche’ il trail e’ anche questo. crederci per poi avere la sorpresa di aver visto fischi per fiaschi. Mi sono appoggiato ai bastoncini affranto, ho guardato la luna che illuminava aguille du midi e con le ultime forze ho raggiunto l’ultimo controllo. Sfinito. Tutto qua.
Ho raggiunto gli altri in funivia al buio, che e’ anche una figata e mi son bevuto una birra spiegando a mia figlia che mi avevano squalificato. Deprimente posizione di padre sfigato. Vabbe’.

Il giorno dopo tutto era alle spalle e in saccoccia la bella esperienza, le gambe stavano bene sinonimo che muscolarmente avevo lavorato bene in palestra ma non sui sentieri … mi son preso il pregio di vedere l’arrivo della ccc e dell’utmb, cosa assai rara, ma che mi ha messo al confronto per l’ennesima volta che sono scarso, maffo e babbo come la foto di cui sopra.
manco la benedizione del prete mi ha salvato
mannaggia al clero

giovedì 6 agosto 2015

Ode alla borraccetta al vertikal roccaro 2015

Cioe’ non e’ che ritorno dalle ferie e me la tiro da intellettuale di second’ordine, sia chiaro perche’ la mia cultura va da li a poco piu’ in la, percui pecoreccio ero e pecoreccio resto. Le ferie in questo non sono servite a molto. come neanche riposarmi e manco a correre, non sia mai ! che poi alla settenne gli ci faccio un bagno che manco il nostro e’ cosi’ bello e per farlo ho dormito 37 giorni su un materasso per terra che mi si e’ anche raddrizzata la schiena. Che se mi chiede il motorino o la festa da diciottenni io ho già dato. Si becchera’ un panino con la frittata con la candelina sopra. Pero’ il punto di sto post al sapore di umidita’ e calura estiva e’ il vero revival e botta di giovinezza che se no mi assopisco sempre sul materasso di cui sopra, ossia il bagno notturno al vertikal roccaro. Si perche’ non c’ho piu’ 18 anni, ma manco sono da geriatria, e’ che non mi capita poi spesso di mettere il regale augello a mollo la notte in compagnia di vecchi terzeri. Allora son qui a decantare la solita magnifica serata passata in quel di laigueglia. Il mondo cambia come il vertikal che fa piu’ proseliti dell’UTMB (che tanto i poletti non mi denunciano e gli faccio la pubblicita’ progresso aggratis e per giunta in liguria) ma il vertikal e tutti i ragazzi intorno se lo meritano, perche’ ci sanno fare come tony manero in pista il sabato sera. ma ieri era mercoledi’ e le frontali erano accese come le strobo dei dancefloor piu’ sfrenati. Percui squadra che vince non si cambia diceva quell’illustre uomo, solita miscela di emozioni e medesima strategia degli ultimo 3 anni. Pronti partenza e via, si parte a bomba in salita mattonata e poi libero sfogo a sentiero pietre polvere e frontali. Fiato sempre piu’ corto fino ad oltrepassare il gonfiabile di emozioni sport che per noi terzeri non vuol dire fine, ma inizio della grande battaglia. Alla terza birra a stomaco vuoto usate tutte come recovery per il cotanto sudore buttato fuori iniziano le danze ed il tasso aumenta l’eccitazione. 
disadattati no limits

Complice il re della manifestazione che invoglia la glicemia a livelli insulinici mai visti, la nutella la fa da padrone e Massi il suo profeta principale.

Nutalla come se non ci fosse un domani

Non c’e’ storia lui e’ molesto come pochi e noi rimaniamo imbrattati dello spalmabile marrone come fette di pan bauletto del discount. Solido gemellaggio fra terzo ristoro e i fratelli cavrones che danzano intorno al totem dalle corna rivolte all’insu’. Il vincitore rinuncia alla pateca e alla birra, il vincitore non ha amici e se ne torna a casa. Il re ci consegna l’anguria in segno di eterna fratellanza, senza tergiversare e senza proferire parola al grido di sudore e birra due bande di disadattati si proiettano al contrario per celebrare il solito battesimo in acque cristalline. Il profumo agrodolce di Massi ci indica la strada e tiene a bada mosche e zanzare. In acqua pero’ tutto e’ un’altra cosa. Fra croste di nutella sale e sudore dividiamo come cavernicoli la pateca che se mi avesse visto mia moglie e mia figlia mi avrebbero diseredato scomunicato e lasciato fuori dall’uscio come un cane bastonato. Schivo la doccia di anguria e grande saluto collettivo, baci e abbracci il prossimo anno saremo di nuovo tutti li o qui, lo so.   

Parcheggio assonnato e prendo in mano il sacchetto del pacco gara e vedo quella magica borraccetta di un colore improbabile ma che nella mia collezione di borraccette inutilizzate mi mancava. In questo brillante attimo di goduria per un oggetto di ineguagliabile bellezza mi sento risuonare in testa il messaggio subliminare di mia moglie che minaccia di buttare via le mie borraccete immacolate. Richiudo il sacchetto come a difendere la privacy della mia nuova creatura, peraltro mi guardo intorno che non vorria mai che mi salti fuori qualcuno a fottermi questa mirabolante meraviglia e nascondo in macchina il mio tesoro.

Oh mia ennesima borraccetta, non ti utilizzero’ mai e forse per questo sarai eternamente mia.
Il poeta del tetrapack non ha confini (perlomeno visibili)
anche in ufficio ti devo difendere

lunedì 6 luglio 2015

ode a te TERZERO

Che poi le cose nascono sotto i cavoli a merenda o che vengono portate dalle cicogne ma non devono pesare troppo se no gli si allunga il collo e la cicogna si pianta col becco infilzando la chiappa di qualche runners in gonnella e sgambata abbronzata, ma le cose belle nascono anche cosi’, perché quando c’è feeling (e lo diciamo in due a genova ‘sta parola) non c’e’ manco bisogno di mettersi d’accordo.
Che poi diciamolo si fa la gara e c’e la gente che la corre e c’è anche la gente sul percorso che se fa brutto si perdono tutti come i boy scout la domenica ma ai ristori chiccimettiamo?

E allora sia chiaro che al terzo ristoro della val di lentro trail ci siamo noi.

Minchia le noccioline, sai che fico, io quando corro mi ci vuole il salato che il dolce mi impiastra la bocca e mi appiccica lo stomaco
Ok ma sono 3 kg di noccioline …
Belin ci vogliono tutte se partecipano in cento ci danno una manata a testa e vanno via come il pane, e le patatine non le vuoi mettere al ristoro ??
Ma dai le patatine .. quelle grill non quelle aromatizzate che non mi piacciono … va bene
Che birra vuoi?
Si e’ vero la birra, ti ricordi al teva che c’era il ristoro con la birra fredda ??
Un portento, prendiamo il barilotto da 5 lt che c’ha lo spinatore incorporato e costa meno …
E’ un ristoro non un apericena, prendi un po’ quella trombetta che facciamo un po’ di casino ..

Dal primo fino all’ultimo concorrente transitato al Terzo Ristoro, casino ed entusiasmo FU …

E tutto nacque da quà che se fosse nato da là non sarebbe stato la stessa cosa, perche’ là c’e’ un confine che e’ anche difficile da vedere. C’e’ il muro di berlino che non c’e’ piu’ o la striscia di gaza coi droni e gli ulivi della guerra, c’è il canale di panama che delimita il falso dal vero, c’e’ l’era glaciale insieme agli orsi bianchi che muoiono di fame perche’ le foche sono migrate a casa del berlusca, ci sono i burattini senza fili che fanno la paleo e le matriosche inciccionite dalla dieta high carbs.

Mentre noi che siamo di qua siamo immuni dai veleni del mondo trail, come dentro un preservativo verde delle mie cascadia che butterò dopo il night trail. Che l’hiv lo abbiamo sconfitto coi gel della GU mica che con la biotecnologia.    

Non ho idea dove il terzo arrivera’, ma ho ben chiaro cos’e’ stato e cosa continua ad essere. E’ il gruppo con lo stesso feeling che non devono per forza essere scritte a caratteri cubitali sulla lavagna della scuola di pinocchio, sono le grandi bevute terzere scanzonando il mondo run come le regole dell’internazionale, e’ il correre con e per michelino nelle strade italiane, sono le mille balle che ognuno si racconta per dire che è fortissimo, ma che poi e’ stazzo da matti, ma noi ci vogliamo un sacco di bene, e’ il vetikal roccaro e l’iilegal vertikal richelieu, sono le gare vinte dai maestri del gran visir terzero, ma sono anche le gare che nessuno ha perso arrivando dopo tutti gli altri o quasi, sono le battaglie quotidiane, sono le chat dell’ignoranza suprema, la nutella le patatine fritte la birra e tutto quello che non e’ atleticamente coretto, e’ spuntare nel cuore della notte in mezzo ad un sentiero per accompagnare amici al traguardo J, sono leggere i post oltralpe per unire la ragnatela del mondo run, e’ il coraggio di non mollare e quello di incitare tutti e tutte, il terzero e tutto e niente. IL TERZO RISTORO C’E’. 

Non ci sono ricette magiche inciucci o pizzini che tramano alla faccia di figuri altolocati ma moto muniti,  non ci sono giri di soldi se non quelli che poi finiscono in beneficienza, non ci sono vinti vincitori o perdenti: il terzo e’ di tutti e a chi non lo capisce, che te lo spiego a fare (dg docet)

E’ che puoi essere il piu’ forte del mondo che sei anche il fratello di zapoteck ma magari ti vergogni di ridere e nascondi lo zaino che non e’ alla moda, che poi non partecipi alle gare se non arrivi uno o c’hai sempre la scusa buona per giustificarti se sei deludente che manco la tua compagna o il tuo compagno ti capisce più quando sfiati sotto le lenzuola, e allora cadi nell’oblio e guardi dal basso un gruppo festante con la beretta colorata e la trombetta in bocca ma con le scarpe da trail ai piedi.

Il fratelli terzeri ti guardano dall’alto perche’ dal basso ti hanno gia’ guardato le mutanche che ce l’hai anche sporche J


ode a te spirito terzero.

mercoledì 24 giugno 2015

running gear .... gummy bear o gele’ della coop

Gummy bear o gele’ della coop per combattere l’alitosi all’alba? Questo e’ un grande dilemma. Perche’ mi sveglio che c’ho la fiatella che potrebbe stendere uno yeti, che peraltro lungomare non l’ho mai visto oppure che se mi esce dalle acque il mostro della laguna nera gli ci faccio prendere un colpo secco. E’ che mi allaccio le scarpe e sento gia’ quel gusto marsulino che mi si ripropone come i peperoni a colazione. Che poi il problema non e’ di per se la fiatella e’ che mi alzo alle 6.00 e con la gang vado a correre e mentre gliela racconto sti qua manco mi guardano in faccia perche’ ti sparo fuori dalla bocca una ventata di odio che manco shreck ci riesce. Di fondo il mio problema rimane sempre il rispetto per il prossimo.
Allora vado di gummy bears che di per se non hanno manco un cattivo sapore ma manco sono caramelle di romanego percui un po’ a fatica mangio l’orsetto violaceo che sembra una rapa. Il gusto mi increspa ancora di piu’ le papille gustative e deglutire mi rimane davvero difficile ma resisto e faccio il primo test.
Dopo 20 mt uscito da casa ho gia’ la bocca che sembra il sahara e sputo fiamme come un drago. Test fallito.
Vado allora di gelè della coop. Prima quella al limone per risvegliarmi dal torpore e poi quella mondiale ai frutti di bosco. Succhiare sarebbe meglio che mordere ma lo zucchero e’ una droga compulsiva e mastico bramoso di carie le mie caramelline.
Dopo 20 mt uscito da casa la mia bocca e’ un risveglio di profumi e colori che manco un campo in fiore in primavera se lo puo’ immaginare, l’effetto svanisce appena incontro la gloriosa SUNRISE GANG 6.0
Test parzialmente fallito. Riprovero’ col latte condensato nestle’.
 
Ma senza fronzoli andatevi a leggere il race report di manu alla 100km di salisburgo, e tutto di un fiato cliccando qui: 


Al grido di meno pettorali e piu’ boccali inizia il viaggio verso la OCC
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venerdì 5 giugno 2015

london burning NDW50

Si combatte duro in terra straniera, perche’ non c’e’ solo I’IS o i poliziotti americani che fanno vittime su sto pianeta … c’e’ il gota dell’ultrarunning genovese che butta giu’ i birilli. Che poi c’e’ la Kate che da una tetta allatta la secondogenita e dall’altra tetta il terzo ristoro e non me ne voglia la regina madre che ha guidato una jeep per venirvi a vedere, ma siete cosi’ veloci che manco e’ arrivata in tempo. E allora nella terra di Shawn the Sheep sbarcano 4 mangiatori di pesto e birra per verificare che la lana delle pecore inglesi e’ morbida come si vede in tivvu’. Che pero’ sia chiaro che la storia la dovrebbero anche raccontarla loro e non io che sono stato seduto e appoggiato alla scrivania del mio ufficio, ma loro sono timidi ed un po’ rozzi che non c’anno sta dimestichezza con le parole, che manco ce l’ho io sia chiaro, ma almeno non mi vergogno di buttar giu due righe.

Io ‘sta NDW50 dei 4 moschettieri me la immagino che per esempio alla partenza tutti insieme stanno pisciando sotto il gonfiabile perche’ hanno ancora la vescica piena dalla sera precedente e che poi partono di ignoranza malsana per transitare qualche ora dopo sotto la finish line in terza e quarta posizione, sti pifferi o these dicks per dirlo in lingua anglosassone. Ma che hanno mangiato pre- prestazione? Rozzi faggiuoli per utilizzare gas propulsivi ???

Waaa NO FART che e’ doping
Congrat bro.
the fart gang ... bang

lunedì 4 maggio 2015

Non c'e' tabella che tenga - Moby is Vegan

Cioe’ non e’ che uno si alza al mattino e resetta tutto quello che ha letto su runner’s world o irunfar e’ ovvio, ma io qualche ricetta l’avrei per far andare piu’ forte la gente e non per correre in bagno o perche’ qualcuno ti sta per prendere a schiaffi .. e’ chiaro
Ti svegli un mattino e fai colazione un po’ cosi’ con 3 fette biscottate un succo a non mi ricordo cosa perche’ devi andare a correre una mezza maratona. Poi arrivi nel posto della tua città che ti piace un casino e che peraltro pensi sia il posto dove vorresti portare il tuo amico che abita a londra per fargli fare il tour turistico. Fischia arrivi e ci trovi un botto di gente in braghette colorate che odorano di canfora manco fossero state rinchiuse nell’armadio della nonna. Poi bello bello ti arriva uno con una parrucca e due occhiali da paggiassu (dal genovese pagliaccio ndr) e ti attacca due palloncini alla maglietta e ti fischia forte in un orecchio.
Manco passano due minuti e ti trovi in un’altra dimensione, festante grandiosa e difficile da descrivere che c’hai la carrozzina di michelino attaccata alle tue mani, with my own two hands per dirla alla ben harper ! e che poi non e’ che si riesce proprio bene a descrivere che cosa ti passa per la testa, la mia, la tua, quella di michele e dei ragazzi intorno, e’ come se qualcuno ti avesse attaccato agli alluci due elettrodi e come in un esperimento delle medie su quelle povere rane, ti avesse fatto passare corrente mentre il tuo culo e’ ammollo in un secchio d’acqua. Una roba elettrica che ti tocca ogni cellula vivente e puzzolente del tuo corpo. Che ti ricordo che stai correndo una mezza maratona e non profumi di violetta… ma poi corri e non ti accorgi manco che hai gia’ fatto la sopraelevata avanti e indietro.
Poi c’e un casino pazzesco tutti gridano e tu anche, ridi scherzi, urli come uno psicopatico e inciti ogni persona che incontri. Massì una storia che alla fine te la fotografo, ma che mica posso poi descriverla cosi’ con quattro parole su sto fetido blog.
Dai che un po’ la capite anche voi che c’avete la fantasia illimitata, ma se poi vi faccio vedere due foto essi’ che mi fate un bel standing on the fire .. Cioe’ si adesso sto ascoltando diamond on the inside e la sto canticchiando un po’ pensando di muovere il mio culone su un 9 piedi di legno come vorrebbe la tradizione hawaiana, eccheccipossofare c’ho anche la nostalgia canaglia oggi.

Percui diffidate di tabelle che vi promettono che andrai piu’ forte di ieri, son musse, io ho la ricetta che ho fregato al mio amico Antonio che fa lievitare le cose artificialmente ce l’ho e come conferma Alepercivale u pilu e le cose come queste sono la vera storia che ti fanno andare a manetta senza faticare.

E allora godetevi un po’ qualche bel momento che manco ci serve la didascalia per descriverlo, 
she’s only happy in the sun J


         
  


Dai, che non e’ che poi lo posso tenere nascosto visto che e’ ormai pubblico come la secondogenita inglese.
E’ che per la stessa nostalgia canaglia di cui sopra, io e la Scia Terre risuoniamo assieme. In realta’ non ci siamo mai lasciati ed e’ per questo che ricominciamo a suonare assieme. E vi freghiamo tutti perche’ siamo sul pezzo. In 2 mesi qualcuno ha avuto l’occasione anche di vederci in carne ed ossa ed io vi mostro le migliori immagini del secolo. Perche’ nell’era di cougar delle milf e di snaturati selfie abbiamo capito che il futuro e’ l’immagine e anche stavolta abbiamo voluto puntare sulla mia immagine J per farvi rimanere estasiati, d’altronde io vi ho gia abituato ai mie talenti di runner .. e allora

Moby is vegan sapevatelo




mercoledì 8 aprile 2015

i think: CROSSFIT suck

Facciamo chiarezza. Troppi carboidrati innalzano i livelli di insulina e zuccheri nel sangue, ti fan diventare ciccione e adesso dicono che ti viene il cancro, ma anche no. Le proteine animali ti ammazzano i reni e ti riempiono di acidi urici che non cacci via manco se bevi il brugneto intero e ti viene il cancro, ma anche no. Lo zucchero bianco fa male, quello scuro un po meno, lo sciroppo d’agave e’ la panacea insieme alla stevia che comunque fra qualche decennio ti diranno che ti fa venire il cancro, ma anche no. Il latte ti fa il bullesumme intestinale e se lo bevi caldo la sciolta, la caseina secondo gli ultimi studi ti fa venire il cancro, ma anche no. Se corri e sei in sovrappeso ti faranno male le giunture e le articolazioni e sembrerai un vecchio di 70 in un corpo di quarantenne, se sei magro invece sarai ricoperto di acido lattico che manco la mucca della milka rosa ti fara’ competizione. Se giochi a calcetto ti arriva di sicuro il collega in sovrappeso e ti spacca uno stinco, e allora ti trasformi in tifoso accanito ma poi arriva Jenni ‘a carogna che ti da uno schiaffo e ti butta giu’ due denti che ti tocca spendere mille euro per rimetterli a posto. Se giochi a tennis ti viene il gomito del tennista e ti incazzi come jmcenroe e spacchi la racchetta in testa all’arbitro, se fai troppo sesso ti viene l’anca del pornodivo e lo scolo.
Diciamocelo sta vita e’ un gran casino. 

Meno male che la scienza con la esse maiuscola e a tutti gli scienziati si stanno impegnando a risolvere i problemi dell’essere umano di cui sopra. Per doverose norme di copyright non posso citare la fonte dell’articolo che ho letto di recente, anche se D di repubblica potrebbe ponderare meglio le scelte editoriali tantomeno il team della University of Southern Denmark impegnati nella soluzione dei problemi di prima, ma sembrerebbe che sport individuali come la corsa e le attività di palestra possano sviluppare una vera e propria dipendenza paragonabile a dipendenze vere e proprie come da sostanze stupefacenti, gioco d’azzado, videogiochi e alcol. MINCHIA IO MI SENTO ORGOGLIOSAMENTE E MODESTAMENTE FIERO DI ESSERE UN TOSSICO. Cioe’ della corsa sia chiaro che io sono genovese e mica li butto i soldi alle macchinette.

Ma andiamo con ordine perche sono due i punti che mi hanno fatto traballare dalla seggiola che quasi prendo una ginocchiata su pavimento. UNO: 10 minuti regolari migliorano l'umore, riducono il rischio di depressione, abbassano i livelli d'ansia, scaricano la rabbia, alleviano i dolori fisici, aiutano a controllare il livello del colesterolo nel sangue, proteggono il cuore, contribuiscono a sentirsi meglio e a invecchiare bene. Cioe’ solo 10 moderati e merdosissimi minuti mi risolvono i problemi del mondo moderno di cui sopra. 10 minuti sono 600 miseri secondi che sono una micro fettina delle mie possibili passioni come la chitarra, l’ukulele, i moby is vegan, la lettura i film e le pippe, forse per queste ci sto anche un po’ meno.
Se aumento il tempo dedicato a queste nobili arti, ce l’ho in un piede e divento un tossico di fitness e di sesso, penso solo a quello, e quello prendera’ il sopravvento su tutte le altre attività dellla mia vita e mi ritroverete che mi grattero’ la finta barba che non ho, che invece di chiedervi spiccioli vi chiedero’ aminoacidi ramificati e pastiglie di viagra. Bhe cari amici danesi con sti dieci minuti avete vinto il nobel e avete reso tossici una bella fetta di persone su questo pianeta…. DUE: la differenza di sport. Sembrerebbe che gli sport di squadra non facciano parte della realta scientifica di cui sopra, poiché la motivazione all'esercizio fisico è correlata al piacere di giocare in squadra, che tradotto senza usare google translate significherebbe che posso fare la partite di calcetto tutti i giorni mattina e sera senza finire dallo psicologo. Bene porca di quella miseria, butto la spugna e mi faccio ricoverare perche’ a me il calcio fa schifo come anche gli sport di squadra. Ce l'ho in un piede.

Percui  non c’e’ storia che tenga, quando fai allenamenti consecutivi sei gia’ dalla parte corretta del manico, ma non da quella della scienza. Si perche’ la strada e’ quella, come quando non mangi carboidrati oltre le 15:00 del pomeriggio, che raggiunta una certa eta’ e’ l’ancora di salvezza del girovita, o come quando sei in fase di attacco dukan ma solo nei primi 3 giorni. Ti si schiarisce la mente, ti si aprono le sinapsi e non ti fanno piu’ male le gambe. Ti senti immortale come Gig robo’ d’acciaio ( perche’ noi nati nel 70 e vissuti nell’80 robo’ ha l’accento sulla o e della t non sapevamo neanche dell’esistenza) che poi se ti parte l’embolo all’alba corri e in pausa fai CROSSFIT sei fottuto ... Tie’ l’ho detto anzi lo urlo a 4 venti, io in pausa faccio C R O S S F I T o meglio funzionale che fa anche piu’ snob e mi nascondo dal marchio iscritto alla Siae che se no la Reebok mi perseguita e mi chiede i danni ogni volta che lo nomino. Che gia’ col la parola ultratrail mi tremano le gambe, che c’ho i Poletti con il fucile a canne mozze spianato pronto a ridurmi in groviera puzzolente. Bene ritorniamo a qualche rigo sopra. Chi non sa cos’e’ il crossfit o il funzionale ormai e’ uno sfigato. Lo sanno i muri di casa, dell’ufficio e anche la muraglia cinese. Se voi che leggete siete allo scuro di tutto questo, fatevene una ragione se quando camminate per strada o correte sui monti la gente ride di voi. Vi hanno bollato come ignoranti e vi prendono in giro a vostra insaputa. ma almeno adesso lo sapete. Io sono stato contagiato dal virus come la peste in spagna, perche’ nel mio dna non ho solo uomini di neandethal .. ho anche i croods, indiana jones e terminator.
Ci sono momenti nella vita di ognuno di noi che ci si deve guardare allo specchio e mettersi a nudo, fare outing o coming out o come cappero lo volete chiamare. Chi dice di essere gay, frillo o travone chi ammette di non riuscire a ridere alle battute del marito (porcozagonag mogliettina) chi si mette a nudo sfoggiando una mutanda con scritto bench press sul davanti e squat or die sulle chiappe. Ecco provate a vedermi con quelle mutande. Che se mi vede il team di scienziati della University of Southern Denmark sono un uomo finito che ho superato i 10 minuti canonici salvavita e sto rischiando di finire in comunita’ anonima fitness. Ma in mutande griffate. Io non torno indietro e se vado oltre dieci minuti richiesti, rischio la mia vita e mi sento anche di dirvi che potete azzardare ad andare oltre riuscendo a portare l'ago della bilancia ad un quarto d'ora. Se poi vi bucate, sono affari vostri.

Che poi last but not least diciamocelo il cinghiale e’ tornado che mi tremano le gambe che sembro anche omer simpson e che manu in inghilterra ha tenuto alto lo scettro terzero.
Onore a voi, 10 minuti piu' o pochi minuti meno      

    
esponente pilu dell'ultrarunning mondiale che fa crossfit

venerdì 20 marzo 2015

libero sfogo sul mondo, sul correre e u pilu

Mamma mia ma qua non funziona nulla, ‘sto 2015 mi ha fatto venire il mal di pancia, ma non perche’ mi son succhiato un bicchiere di Sali di EPSON e ho avuto la sciolta per 3 giorni, perche’ c’e’ gente che va in vacanza su una lussuosa nave da crociera e ritorna in patria in una bara da morto o che magari esco la mattina e do un bacio a mia moglie, ti scrivo il pezzo sul giornale e non torno piu’ a casa o che magari mi iscrivo alla maratona di boston e mentre passo in zona traguardo divento cibo per gatti. Io c’ho anche un po’ paura ma anche no, piu’ che altro mi sento anche un po’ deluso perche’ io combatto in quel che credo anche perche’ voglio bene a tutti voi.    

" INIZIARE UN NUOVO CAMMINO SPAVENTA.  MA DOPO OGNI PASSO CHE PERCORRIAMO CI RENDIAMO CONTO DI COME ERA PERICOLOSO RIMANERE FERMI “

Che questa e’ una bella frase e datemene la possibilita’ me la tiro fuori di bocca al posto di Beningni e la faccio mia. Si perché diciamocelo a me sta storia che se mi iscrivo ad una gara, vado in un museo prendo il sole al mare o in montagna e’ c’e’ qualcuno che mi fa secco .. non mi piace. E non mi piace manco che facciano esplodere qualche mio amico, conoscente o intruso sconosciuto.

Perche’ nel mio albero genealogico da qualche parte laggiu’ nelle mie radici c’e’ SOCRATE  che si autodefinisce cittadino del mondo (che vuol dire che gli abitanti della Terra formano un unico popolo, con diritti e doveri comuni, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza, e anche dalla religione) ma c’e’ anche MARX che la religione se la fumava come BOB MARLEY con la marijuana, e c’e’ anche lui. 

Io ci sto in questo mondo e ci sto pure bene con le mie scarpe da running per terra e nel fango e ci possono stare tutti, belli e brutti. Bianchi neri gialli e verdi (che han mangiato cinese rancido) Cattolici musulmani atei e matematici. Gay trans lesbiche (ma solo quelle bionde dei porno) e transgenici ma non OGM.

Il mondo e’ grande e bello e c’e’ un sacco di posto.  (che se poi dopo e’ una bufala ce l’abbiamo in un piede) VIVIAMOCELO CON DIGNITA’ combattendo per le nostre idee ma rispettandoci a vicenda.

Che la vera rivoluzione io ce l’avrei anche che mi salta dalla punta della lingua a ‘sto nuovo post, che siccome SONO IL NUOVO MESSIA sono sicuro che qualcuno un po’ di recatto (dal genovese ascolto ndr) me lo da.
E non ce la faccio a tenermelo solo per me e ve la dico senza chiedervi di offrirmi un caffe’ … la vera rivoluzione e’ infilarsi le scarpe, stringerle forte, respirare a bei polmoni e uscire a correre. Su bitume, su un prato, su un sentiero in salita ma anche su un treadmill in palestra. A piedi scalzi, con le ciabatte del nonno o gli scarponi di messner.

Perche’ quando hai finito e sei sfondato e ti accomodi sul divano, il male del mondo scompare e le endorfine diventano la vera religione da seguire.

E vabbè lo so che anche il micio aiuta .. ma non il persiano della shesir, il micio quello vero che sia quello della edwige fenech sotto la doccia o quello di sasha grey non ha importanza, u pilu aiuta sempre i bisognosi. Di ogni eta’, fede politica e religione, cheppoi ora che Rocco ha deciso di mollare il porno c’e’ un universo da scoprire e da conquistare.

Se proprio devo fare una battaglia provo a farla nudo offrendo la mia crocchetta al felino senza stivali … e non ho rivali (che c’ho sta licenza poetica incalzante)

E anche qua quando ho finito e sono sfondato e mi accomodo sul divano, il male del mondo scompare e le endorfine feline diventano la vera religione da seguire.

Non ho piu’ nulla da aggiungere, INIZIAMO UN NUOVO CAMMINO CHE RIMANERE FERMI E’ PERICOLOSO.


Pis & lov
esponente PILU dell'ultrarunning mondiale


mercoledì 4 marzo 2015

la grande nottata del trail


un film si vede sempre in buona compagnia


Sia chiaro che non voglio fare della poesia, non ci provo neanche. Mi mancano le idee concrete. Io faccio solo post maleodoranti di noia e di insalata russa. la poesia la lascio a Montale e alle singole persone che la corrono sui sentieri. Che poi io vedo quel tramonto sui monti con la leggera brezza che mi risveglia la pelle del viso o che mentre mi giro percorrendo un sentiero in salita e la nebbia sale che mi sembra di avere sotto un mare si zucchero filato con i monti che svettano o ancora che mentre sto guadando un fiume al 52 km, vedo il riflesso degli alberi sul laghetto poco distante e anche se sono zuppo mi fermo un attimo ad osservare. Ecco lì, mentre te la racconto la mia poesia e mi emoziono anche un po’ perché mi rivedo quel film, mi arriva il solito collega abbondantemente sovrappeso che mi dice se son scemo o se mi pagano o le solite cose culturalmente avanzate che regolarmente ci sentiamo dire. Che se ti succhio il sangue, caro collega, ci trovo tanto di quel glutammato ed acidi grassi saturi di colesterolo LDL, che manco un container di 4 salti in padella, ce l’ha. E muovi quel culo, finchè sei in tempo, poi manco piu’ il garmin ti servirà.

Percui sedetevi sul divano, abbracciate un bel cesto di popcorn ancora caldi e prendete una coca cola, light per le femmine e cocazero per i maschi. La regola e’ questa. Chi sbaglia paga. Mettetevi le ciabatte e fatemi sentire la puzza di piedi che la grande nottata del trail sta iniziando ….

Lo schermo e’ buio ed e’ gigante, sembra stare in un drive in. Pettorale e pacco gara preso e tutto e’ sulla borsa di fianco al letto. E’ mesi che ti prepari al grande evento, ci hai dato dentro, ti sei scolato sotto la pioggia quando non avevi testa di uscire, hai preso freddo e ti si son seccati i reni dal caldo, ti sei ridotto un colabrodo e hai fatto incazzare moglie o fidanzata (marito o fidanzato) quando ti sei accuegato (dal genovese accomodato ndr) sul divano nel pomeriggio post lungo invece di pulire casa, giardino e terrazzo. Sei pronto e sei lì in una bella camera d’albergo prenotato il giorno dopo l’iscrizione per non rischiare di rimanere fuori, ecco se lì al buio …. E guardi il soffitto perche’ sei teso e non riesci a prendere sonno. ‘Azzo ti devi riposare, invece conti le pecore, le anatre e tutta l’arca di noe’. Hai paura che non ti suoni la sveglia e ricontrolli per la 6 volta che anche quella sul cellulare e’ stata settata correttamente. Poi pensi che non dormi perche’ hai mangiato troppo. Ti interroghi se fra poche ore riuscirai ad avere gli stimoli giusti, incluso quello che ti terrorizza e che ti fa portare kg di carta igienica nello zaino. Poi invece pensi che se percaso ti intruppi e non la fai, forse stai male. Hai letto da qualche parte, su qualche forum o su qualche rivista per soli uomini, che la digestione ruba ossigeno e sangue alle tue gambe, tu non puoi rischiare.
Ti rigiri nel letto per la 43esima volta, e non riesci a prendere sonno poi crolli come una pera marcia dall’albero e un secondo dopo suona la sveglia. Sei in coma fisiologico, vai in bagno, ti spremi come un limone e non esce nulla. Fai colazione ti presenti sulla linea di partenza e ti scappa mortalmente da cagare (con la c moscia).
Oppure
Lo schermo e’ buio ed e’ gigante, sembra stare in un drive in. Bla bla bla ecc ecc come prima, ma adesso hai diviso la camera con due tuoi amici e compagni di squadra che appena prendi sonno attaccano a russare come scrofe in calore. Ad ogni ronfo risponde la contraerea e tu stai nel mezzo in stereofonia. Non chiudi occhio, ti fa male la pancia allora ti alzi prima dei tuoi soci. Occupi il bagno e ti spremi come un limone, non esce nulla tranne puzzette che col cesso che fa da cassa di risonanza dai la sveglia prima ai tuoi soci che ti maledicono incazzosi. Ti presenti al via e ti viene la sciolta per l’emozione.
Oppure
Ti succede un mix di quello che ho elencato sopra non per forza in un ordine di apparizione, sei per giunta a casa e non ti fai problemi di sorta. Ma ahime’ hai solo letto, sempre su qualche rivista per soli uomini,  che se ti viene la sciolta ti disidrati e farai, letteralmente parlando una gara di merda. Hai poche certezze tranne questa. In un battibaleno corri in bagno e ti viene. Fai tutto a modino e mentre ti guardi allo specchio la tua fazza riflette tristezza perche’ tutto e’ gia’ scritto nelle sacre scritture (per soli uomini)

Ora questo e’ un blog serio, pieno di elementi tecnici e spunti creativi, per quanto e’ vero iddio o chi per esso, e’ doveroso lasciare un commento se chi legge sopra, ha vissuto uno dei momenti raccontati.

Aspetto ansioso il grande commento di ognuno di voi che vi guardo dall’alto del tubo di scarico del water, attenti che non vi siete puliti bene e macchierete le mutande. Abbiate l’accortezza di non rimettetele anche domani !!

lunedì 23 febbraio 2015

Oscar del Trail 2014 e three for team

Che a me sta cosa piace da matti. Che vorrei essere lì e vedermeli sfilare tutti davanti, io in completo nero e papillon, ma con le cascadia verdi ramarro ai piedi che sorseggio un bicchiere di bollicine (che noi dall'alto della nostra maestrìa trail il prosecco da un tanto al chilo lo chiamiamo cosi')
Si perche' gli oscar del trail 2014 me l'immagino transitanti sul red carpet ed i candidati che scendono invece che da una limousine nera tirata a lucido da un trattore sporco di fango. Ma procediamo con ordine.

LA LOCATION si questa e' essenziale perché senza una buona location per la cerimonia siamo fritti, che non e' che i veri oscar li fanno a Sesta Godano, e' ovvio percui fare gli oscar del trail a firenze io penso che sia azzeccato, che poi se ci metti la prima vera edizione di un urban trail e' addirittura marketing di alto livello. Chapeau all'amico dalla C moscia. Si perche' io mi ci vedrei anche a corricchiare Lungarno al tramonto mentre i giapponesi mi fanno le foto che mi allaccio le stringhe chinato e con le chiappe rivolte a piazza della Signoria, poi un breve giro di shopping in quelle viucce tutta moda e brand ed infine doccia prima del dress code. Cioe' questa e' la mia idea, ma se resto a sorseggiare una bibita guardando i negozi di pelle e souvenir senza lo sbattone della corsa, sia chiaro che va bene lo stesso.
Mi presenterei profumato come Platinette nella hall dell'albergo con il mio speciale invito targato ST e mi accomoderei in una di quelle poltrone simil pelle umana che c'hanno questi mega alberghi e ci sprofonderei sopra (non ho mai capito come mai in 'sti posti lo sprofondamento sia direttamente proporzionale al costo della singola, in un ostello ci sono solo panche) Lì attenderei di sorseggiare le prime bollicine facendo mostra della suola usurata delle cascadia verde ramarro e osserverei l'arrivo dei pretendenti con un sigaro in bocca che manco Boss Hog se lo immagina.

IL VESTITO Sia chiaro che il punto di forza non e' la votazione che peraltro io non so manco quando e' avvenuta e tu arrivi agli oscar del trail e tutto e' gia' ben chiaro alla giuria, il punto di forza e' solo ed esclusivamente il vestito che devi indossare. Ovvio non come spettatore ma come prescelto nel gota dei corridori piu' gettonati della penisola, questo deve essere chiaro. La scarpa deve essere quella convenzionale, quella usata in gara nei colori che pero' si addicono di piu' al colore del vestito. Il vestito ... eh quello li e' il punto, la femmina deve essere lungo e scosciato che se c'hai la gamba piu' muscolosa di un maschio, nascondila ma depilati. Se sei maschio usa un buon calzino e non quello a compressione che se hai i pantaloni stretti non fai bella figura. Regola: Il nero va su tutto anche se usi la giacca antipioggia della Montane, se azzardi il papillon camo, sei il capo. Chiunque si presenti in felpa col cappuccio verra' radiato dal circuito mediatico internazionale della corsa off roads. Immediatamente.

L'INTIMO e' altrettanto importante come il vestito, in tutti gli oscar di rispetto si fa intravedere una mutanda o un reggiseno, e' la regola non scritta, ma c'e'. Chi azzarda vince o vincera', io saro' in prima fila a godermi lo spettacolo, fatemi vedere il pizzo. Maschi compresi.
Detto ciò l'oscar del trail puo' celebrare i nostri beniamini in santa pace con l'ultima ed importante nota degna delle migliori serate, LA STATUINA si perche' che oscar e' senza la statuella ? bhe feticisti del tecnico lo so che state pensando di farla in goretex oppure in materiale traspirante o a forma di handle bottle ... no la statuella la decido io e ce la meritiamo solo di  forma fallica e di dimensione africana per capirci, che piace ai maschi ed alle femminucce, forse piu' a loro, ma per una volta privilegiamo le donne che da quando hanno inventato il gonnellino da corsa hanno reso piu' piacevoli le cavalcate all'aperto. E che fallico sia, che quando la alzi in trionfo sara' un tripudio.
Buona notte oscar e buon urban trail.

Saltando a pie pari fra il sacro e il profano ieri, si proprio ieri, si e' svolta una manifestazione a cui, sia chiaro, io non ho partecipato per pura e semplice pigrizia. Perche' quando ero mezzo li per iscrivermi i 100 team erano perfettamente presenti ed abbondantemente prima del tempo massimo di iscrizione. FULLY BOOKED. E allora sì lo dico e non me ne pento. Lucianone ha fatto centro. Hai azzeccato la formula, azzeccato il periodo ed il luogo della manifestazione. Mi sembra che gli animi dei partecipanti erano decisamente festanti e di sicuro una buona fetta ne ha compreso la manifestazione che pur competitiva e'. B.R.A.V.O. per quelli che non hanno avuto inventiva manco per il nome, fischi e pernacchie. il prox anno non mi farò mangiare il pipino dalle mosche e iscrivero' il team piu' fetente della storia di rensen.

Che poi te lo dico adesso e mai piu', che quando ti ho abbracciato al roccaro anni orsono, che ero piu' puzzolente e sudato di un muflone e tu mi hai anche un po' schifato e con ragione io non ho mai detto scusa, bhe goditela adesso prima che ti faccia esplodere una fialetta puzzolente in negozio un giorno o l'altro :-)



Hasta l'oscar e hasta l'asta, siempre.  

venerdì 20 febbraio 2015

Il mondo che non va

Bhe si ci sta, non e’ che funzioni poi tutto come si deve, a modino per capirci. Eh che cio’ sti 5 minuti di liberta’ e mi vado a leggere online il quotidiano per eccellenza che invece di mettermi buon umore mi vomita notizie scellerate sui mali del mondo. Sia chiaro che io sono qui per combatterli tutti da vero supereroe, ma oggi non ce la faccio.

Che ci sono quelli che si sacconano per dei plurimiliardari che danno calci ad un pallone peraltro in mutandoni che manco Dorando Pietri a londra nel 1908 aveva il coraggio di indossare. Il baffuto con i rayban che quasi quasi mi ha fatto iniziare a suonare la chitarra, indagato per evasione fiscale pe trasporto di soldi in svizzera, che se ci scoppia la guerra io proprio Li mi trasferisco. In ukraina si bombardano prendendo spunti da gaza e Beyoncè che senza trucco e’ un cesso. Ecco proprio i brufoli della regina del pop mi ha fatto sbottare. Questo e’ proprio un mondo che non va. L’acne come i pidocchi dovevano scomparire ad inizio secolo scorso non portarceli dietro come in ritorno al futuro.

E allora fuori c’e’ anche il sole che splende forte e che poi fra due giorni piove anche, che come i vecchietti mi vengono i reumatismi e c’ho i dolori. Allora allaccio le scarpe, quasi minimal sia chiaro, quasi. ed indosso due vecchi pezzi di stoffa che se curassi anche il look in questo 2015 alla fine non sarebbe manco male … ed esco fuori a sgambettare.

Si che l’aria e’ anche fresca ma e’ mezzodi’, ma un po’ piu’ in là della meta’ e mentre salgo per la salita che mi portera’ poco piu’ in alto, sento anche quel sole che mi riscalda la schiena che e’ un piacere favoloso. Sono quelle belle sensazioni che ti fanno scoprire quanto e’ bello correre. Si perche’ non e’ che per tutti e’ uguale e a tutti piace correre come piace a me sia chiaro, ma a volte l’interrogativo e’ sempre quello: corri ?? ah si, a me non piace mi annoio  da questa affermazione parte il dibattito se sia piu’ bello correre o giocare a calcetto da infarto una volta alla settimana con i colleghi, oppure e’ piu’ bello correre o stare in panciolle sul divano sorseggiando una birra. Bhe diciamo che questo lo si fa post corsa percui non vale. Ecco superato questo ostacolo, non da poco, parte la malattia. Da qualche parte lessi che alcune religioni/sette vietano la corsa agli adepti perchè crea dipendenza. Un sorta di: ci vediamo giovedì sera, formiamo un cerchio, ci guardiamo negli occhi e snoccioliamo i nostri problemi e frustrazioni sul perche’ non abbiamo fatto le ripetute o su quanto siamo depressi per non aver fatto il lungo alla giusta andatura.

Ciao mi chiamoMauroGhirlanda ed e’ tre giorni che non indosso i pantacollant e una settimana che non faccio le ripetute sui 1000.

Ma quando oltrepassi la soglia che va dal: mi annoio a correre a non ne posso fare piu’ a meno. E prima che le endorfine girino come droga nelle mie vene alla fine sono un po’ piu’ in su con la schiena riscaldata e il morale alto. In spianata ho la voglia di fare qualche ripetuta trovando anche un po’ di solitudine. E metto anche in pace la prossima riunione dei runners anonimi ..

Cosa rara in pausa pranzo peraltro, che se vado a farle ai magazzini del cotone mi ci trovo che corre anche la massaia che se la sgambetta sotto il sole, ma in fondo che male c’e’, qui sta il punto, la strada i sentieri l’aria (di chi e’ l’aria) e di tutti e allora godiamocela. Si godiamocela.
Torno e me la gioco ancora un po’ con bocce di ghisa e sbarre d’acciaio. Ma il mondo che non va e’ in agguato e la mia scrivania finisce in mano ai musi gialli e trasloco sempre piu’ vicino all’oriente. Chi ci accoglie scracchia e sputa come un mantice in calore e la cosa mi disgusta assai, che tempo fa uno mi disse che bisogna anche rispettare le abitudini altrui. Bene mangero’ piu’ spesso fagioli post allenamento per scoreggiare piu’ fetido in questo mondo che non va.  


E che la furia dell’occidente sia con me con tutta la sua potenza.    


giovedì 12 febbraio 2015

L'ISOLA DEI FAMOSI .... DEL TRAIL

Si perche’ sta fissa ce l’ho da mo’ che la tiro fuori adesso che fa anche odiens. Ma la mia e’ veramente diversa perche’ si che c’e’ l’isola, ma io faccio il capitano di uno yacht in mezzo al mare con tre vasche idromassaggio e bibite fresche e nell’isola ci metto tutti quelli che nel mondo trail non posso piu’ vedere perche’ gli schifo mentre io sto in panciolle con la ciurma straniera piu’ cool del 2014.

Nella crew list del mio Sea Force One ci metto il meglio del meglio e ve lo dico in ordine sparso ma anche no: primo ufficiale di coperta lui, l’immenso hipster de noartri Anton jesus Krupicka e a seguire secondo ufficiale il sommo poeta barbuto Rob Krar, se lo merita dopo ‘sta western states e terzo ufficiale dawa che ci sta pure bene e siccome non se lo caga piu’ nessuno io me lo prendo con me anche se e’ naturalizzato mngialumache. Alla sala macchine Timothy Olson e famiglia, mai gliela toglierei quella Allen che bacia la roccia dell’hard rock mentre in cambusa Scott Jureck, l’illustre masterchef dell’ultramaratona in infermeria le due rappresentanti incontrastate del trail oltre frontiera Stefanie Howe and Fernanda Maciel perdonandogli quel malvagio tatuaggio sulla coscia da frikkettone io l’ho fatto gia’ tempo fa.
Io sommo capitano uncino pronto a sferrare attacchi all’isola.  

Sull’isola ci metterei una bella fetta di personcine poco gradite alla mia psiche che alla mia veneranda età mi fan girare gli zebei talmente veloci che manco Usain Bolt ci sta dietro. Chi abusa di presidentismo compulsivo (che magari una capatina sulla terra ferma ce la faccio anche io per fare autocritica costruttiìva), chi abusa di clientelismo consapevole, chi vuole fare il RE o La Regina del trail (che tanto il RE sono io, indiscusso peraltro) chi corre con le scarpe degli altri e chi si crede di essere l’inventore dell’acqua calda che poi nella borraccia o nel marsupio l’acqua calda fa anche schifo.
Ma in prima fila ci metterei i parlatori da spogliatoio, quelli che hanno sempre qualcosa di importante da dire, in ogni occasione e che mi riempono di saggezza la vita. Loro li voglio tutti li con i piedi in acqua e la pelle arsa dal sole.

Ecco li metterei tutti nudi, che tanto non c’hanno manco nulla da far vede, maschi e femmine che siano e gli direi: volete giocare con i gel e le barrette high carbs? Giocate dai. Manco fossero dei Seal tutti i giorni 20 miles (le lunghezze si misurano cosi’, sia chiaro) poi cercatevi da mangiare vendendo fufferie e vediamo se sopravvivete come sta facendo Rocco stimolato dalle zizze di Fanny.  

Io sommo capitano della piu’ grande truppa oltreoceano sono pronto a darvi battaglia sparandovi cannonate di scarpe chiodate e burro di arachidi da farvi bruciare il kiulo come i macachi e poi vediamo se alla fine sarete ancora in grado di sorridere sulle spalle degli altri.

Giusto per farvi capire che si vola bassi, low profile guardandosi bene allo specchio e non buttandosi con una tuta alare per arrivare uno, qualcuno arrivera’ sempre prima. Io.

Ma a sto punto mi sveglio da ‘sto sogno e mi rendo conto che la sveglia che ho messo questa mattina la posso spostare di un’oretta che tanto c’e’ il sole e magari a correre ci vado in pausa pranzo, ma anche no e alla fine lo so come va a finire che manco oggi mi metto le scarpe per correre e pian pianino mi trasformo in Baymax che piace tanto a mia figlia.

Ah che se corressi come mi prendo in giro vi ammazzo tutti alla prima occasione.

Ah 2 … una cosa vera c’e’ in tutto sto post il 27% del mio corpo e’ ricoperto di grasso che poi io mica me li faccio i selfie allo specchio per far vedere la trasformazione pre e post dieta sia chiaro, anche se c’ho seriamente pensato, ma so che non gradireste. Percui ‘ste foto hard me le tengo per me che se poi mi beccate a torso nudo la prox estate e vi sciocco mortalmente sono anche contento. Comunque non fa una piega e’ chiaro il 27% del mio corpo e’ ricoperto di adipe, grasso, ciccia, cotica chiamatela come piffero volete ma la percentuale rimane quella. Al momento sia chiaro. Ed io soffro tantissimo a rapportarmi con questi dati.
Perche’ mica sono un tricheco che vive al polo sud che c’ho bisogno di tutta sta roba piazzata lì. Mannaggia alla foca monaca e al national geogrphic.


E che la Sea Shepard vi arruoli al largo dell’isola dei famosi … del trail 

idromassaggio compulsivo

mercoledì 14 gennaio 2015

OCC: lettera aperta ai Poletti

Ma siete matti! 
Si che ve lo dico secco e senza mezze misure, mica posso trattenermi e stare zitto oppure usare eufemismi acronimi e belinate varie (strunzate ndr) si ho detto matti, che tanto non e’ manco cosi’ offensivo che non mi potete denunciare o revocare l’iscrizione alla OCC. Chi vi scrive e’ El president, mica pizza e fichi o cazzi con le cipolle o vattelapesca cos’altro, vi scrive El President. Che poi lo so che voi siete i Bush o i Bilderberg del Trail, ma voi non sapete con chi avete a che fare. Io sono il B6-13 della corsa in montagna e se non sapete cos’e’ il B6-13, siete degli sfigati. Ma il punto non e’ questo, che vi posso far saltare in aria come un autobus a gerusalemme, il punto e’ IL COMPLOTTO che sta dietro il sorteggio all’UTMB. Quest’anno ci siamo presentati in massa, i fratelli terzeri hanno alzato la mano per farsi vedere. Avrebbero portotato a chamonix Gioia, pace, amore, birra, figa e tutto quello che il terzo ristoro social club si porta appresso e … voi avete tagliato quella mano a tutti. Siete matti. (e siamo a 2) qui c’e’ solo l’ombra di un complotto alle spalle dello spirito terzero. Che i francesi siano un po freddi e mangia lumache lo sanno anche su marte, che poi quando vi grattate perche’ c’avete i pidocchi e le zecche e vi si scortica la pelle e viene fuori la pelle di lucertola lo so solo io e quelli che leggono ‘sto post. Siete dei rettili che si vogliono impossessare del mondo del trail. Avete venduto l’anima alla North Face che vi ha dato pacco e vi ha fatto scoreggiare fortissimo al sapore di Roquefort e adesso vi siete prostituiti per la Columbia. Chi ha sorteggiato ?? Hollande mentre guarda il culo di qualche modella della reef ??? io sono amico di penna di Julian Assange e posso manomettervi i file quando voglio, che vi ci coltivo un virus che manco l’ebola e’ cosi’ fetente. Quando vi guardo negli occhi gelidi da cecchini venuti dal futuro mi ribolle la pelle e mi si gela il cuore. Siete matti (e 3) avete escluso il gruppo piu’ meritevole di considerazione che esista sulla faccia della terra e la mia vendetta arrivera’ lenta … come il mio passo sulle montagne. E che chuck norris sia con me, tie’