mercoledì 24 giugno 2015

running gear .... gummy bear o gele’ della coop

Gummy bear o gele’ della coop per combattere l’alitosi all’alba? Questo e’ un grande dilemma. Perche’ mi sveglio che c’ho la fiatella che potrebbe stendere uno yeti, che peraltro lungomare non l’ho mai visto oppure che se mi esce dalle acque il mostro della laguna nera gli ci faccio prendere un colpo secco. E’ che mi allaccio le scarpe e sento gia’ quel gusto marsulino che mi si ripropone come i peperoni a colazione. Che poi il problema non e’ di per se la fiatella e’ che mi alzo alle 6.00 e con la gang vado a correre e mentre gliela racconto sti qua manco mi guardano in faccia perche’ ti sparo fuori dalla bocca una ventata di odio che manco shreck ci riesce. Di fondo il mio problema rimane sempre il rispetto per il prossimo.
Allora vado di gummy bears che di per se non hanno manco un cattivo sapore ma manco sono caramelle di romanego percui un po’ a fatica mangio l’orsetto violaceo che sembra una rapa. Il gusto mi increspa ancora di piu’ le papille gustative e deglutire mi rimane davvero difficile ma resisto e faccio il primo test.
Dopo 20 mt uscito da casa ho gia’ la bocca che sembra il sahara e sputo fiamme come un drago. Test fallito.
Vado allora di gelè della coop. Prima quella al limone per risvegliarmi dal torpore e poi quella mondiale ai frutti di bosco. Succhiare sarebbe meglio che mordere ma lo zucchero e’ una droga compulsiva e mastico bramoso di carie le mie caramelline.
Dopo 20 mt uscito da casa la mia bocca e’ un risveglio di profumi e colori che manco un campo in fiore in primavera se lo puo’ immaginare, l’effetto svanisce appena incontro la gloriosa SUNRISE GANG 6.0
Test parzialmente fallito. Riprovero’ col latte condensato nestle’.
 
Ma senza fronzoli andatevi a leggere il race report di manu alla 100km di salisburgo, e tutto di un fiato cliccando qui: 


Al grido di meno pettorali e piu’ boccali inizia il viaggio verso la OCC
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venerdì 5 giugno 2015

london burning NDW50

Si combatte duro in terra straniera, perche’ non c’e’ solo I’IS o i poliziotti americani che fanno vittime su sto pianeta … c’e’ il gota dell’ultrarunning genovese che butta giu’ i birilli. Che poi c’e’ la Kate che da una tetta allatta la secondogenita e dall’altra tetta il terzo ristoro e non me ne voglia la regina madre che ha guidato una jeep per venirvi a vedere, ma siete cosi’ veloci che manco e’ arrivata in tempo. E allora nella terra di Shawn the Sheep sbarcano 4 mangiatori di pesto e birra per verificare che la lana delle pecore inglesi e’ morbida come si vede in tivvu’. Che pero’ sia chiaro che la storia la dovrebbero anche raccontarla loro e non io che sono stato seduto e appoggiato alla scrivania del mio ufficio, ma loro sono timidi ed un po’ rozzi che non c’anno sta dimestichezza con le parole, che manco ce l’ho io sia chiaro, ma almeno non mi vergogno di buttar giu due righe.

Io ‘sta NDW50 dei 4 moschettieri me la immagino che per esempio alla partenza tutti insieme stanno pisciando sotto il gonfiabile perche’ hanno ancora la vescica piena dalla sera precedente e che poi partono di ignoranza malsana per transitare qualche ora dopo sotto la finish line in terza e quarta posizione, sti pifferi o these dicks per dirlo in lingua anglosassone. Ma che hanno mangiato pre- prestazione? Rozzi faggiuoli per utilizzare gas propulsivi ???

Waaa NO FART che e’ doping
Congrat bro.
the fart gang ... bang