Avevo voglia di ripartire e ci sono riuscito. Ho dato nuove
motivazioni e nuovi impulsi, non riuscivo proprio a riprendere, invece mi sono
iscritto dinuovo in palestra rimesso in regime alimentare e ad inizio settembre
ho corso la “corta”del trail dei poeti. Giornata di umidita’ devastante, tutto
il golfo e sotto una capa grigia, partendo da genova ho incontrato un
nubifragio a chiavari poi solo nuvole grigie. Ritiro il pettorale e mi cambio e
fra un po’ non ho neanche il tempo di scambiare due parole con gli amici perche
siamo subito in partenza. La salita a Campiglia a parte il primo tratto di
asfalto sale bene sotto la copertura degli alberi poi dal primo ristoro in poi
proseguiamo in direzione Portovenere su sentieri scoperti e meno male che non
batte il sole come le passate edizioni. Bhe se ci fosse un po’ piu’ di sole il
panorama sarebbe come sempre da mozzafiato ma anche cosi’ non e’ male. Raggiungo
porto venere e giro di boa priam di affrontare la salita mozzafiato e scassa
gambe che mi riportera’ in cresta. In cima, raggiunta a fatica, rifiato e
riparto per raggiungere il traverso che in salita mi riportera’ a campiglia e
poi giu’ sul vecchio traccito del primo anno. alla fien chiudo ‘sti 23 km in 3
ore e 49 minuti ben contento visto che il lavoro fatto questa estate e’ stato
pressoche’ nullo. Avanti cosi’ ufficialmente gia’ iscritto al trail del monte Picaru’
ed il trail del monte Casto. Maledetto punto del bianco … maledetto.
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