lunedì 4 aprile 2011

Trail Dei Gorrei 2011

A me piace. Mi e’ sempre piaciuto. Mi piace perche’ c’e’ Nando che lo organizza, Mi piace perche’ ci sono tanti passaggi brulli esposti senza un albero. Salite secche e discese tecniche. Mi piace perche’ ci sono i passaggi nei fiumi, dove ci sono le pozze che sembrano piscine naturali. Ieri avrei voluto tuffarmici dentro. Mi piace perche’ si respira ancora spirito trail. Semplice, puro e senza mezzi fronzoli. Mi piace punto e basta. Ieri e’ stata una giornata di sole e caldo epocale almeno per il periodo che fino alla scorsa settimana non si era ancora annunciato. E’ sempre bello incontrarsi abbracciarsi, sorridere e scherzare, e’ strano il mondo trail affascinante e vero come ben poche cose nel mondo dell’attuale sport. In pochi minuti sono pronto con le mie poche cose e quel sole che e’ appena salito in cielo e che proprio oggi ha iniziato a scaldare questo inizio di primavera. I primi kilometri sono su bel sterrato a tratti sentiero single trek e in poco tempo arriviamo in uno dei miei scenari preferiti. Una strada in brullo crinale che mi fa ricordare le foto di quelle 100 miglia americane. I primi 6 km sono la fine della gara degli anni passati percui vai di fiume e salitona che mi fa, da subito, arrancare e scoprire che le fatiche fatte fino ad adesso sono realmente molto poche. Al primo ristoro decido malaugatamente di prendere un gel e me ne ricorderò i km successivi. Il mio stomaco si appiccica ed anche con un bel bicchiere di coca non riesco a farlo ritornare sobrio. Alterno i sobbalzi a piccoli crampetti, ma che me frega.. Sono qui, di nuovo come gli anni precedenti. Ci si inoltra in un bel bosco, salgo scendo e giro ancora bene. Intorno al 16 km le mie gambe mi fanno ricordare che gli allenamenti in questi ultimi tempi sono stati non cosi’ intensi per continuare questi ritmi e pian pianino inizio a perdere forze e vengo superato da un bel po’ di gente. Non c’e’ problema. Ci sono, come ai vecchi tempi. Al 18 kilometro ho il tempo di paciugare un biscotto nel miele e farcirlo di uvetta per rimettermi in coda ed arrivare al bivio del lungo con il giro del corto. Quello che faccio io. Fra gli amici che incontro che mi sberleffano del perche’ io ho quasi finito, dico solamente in bocca al lupo e che quel lupo corra insieme a voi. Ancora un bel pezzo brullo e poi gli ultimi 3 kilometri tecnici in mezzo a alberi e ruscelli. Concludo in salita in 3 ore e 45 minuti questi 25 km che mi rimettono in sesta lo spirito ed il cuore. Non mangio e non faccio nulla se non catapultarmi in macchina e raggiungere le ragazze per andare assieme a teatro. Nel buio di quel teatro non riesco a togliermi dalla testa quelle immagini: i boschi, i riuscelli il sorriso di davide e stefano e di tutte le persone che ho incontrato, l’abbraccio di Nando la mattina e il sorriso di mia foglia che nel suo piccolo mondo pensa che suo papa’ sia un grande campione ( la mamma un pò meno ….).

1 commento:

  1. Ciao Mauro, bel racconto. Mi sono ripreso, una balla scaduta in mare è quello che ora servirebbe.... Mi scrivi la tua mail su www.danielenicoli.com?

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